Scritto da © maria teresa morry - Mar, 24/07/2012 - 07:22
Mi è capitato per le mani un piccolo saggio del critico Alfonso Berardinelli, dal titolo " Poesia non poesia", scritto in maniera semplice e colloquiale, affronta molti temi cari a chi scrive oggi poesia, quali ad esempio i nuovi esperimenti, il nuovo genere lirico , la sopravvivenza della poesia. Vi voglio lasciare qui una sua breve frase che induce alla riflessione e che dimostra il metodo interrogativo e non assoluto/ valutativo di questo critico, nell'affrontare il problema: " Io non credo nella poesia . Credo soltanto in quelle poesie che mi fanno credere in loro. Se convince il lettore, la poesia non ha bisogno di essere difesa. Se non lo convince, perchè difenderla? Credo che oggi il più insidioso e temibile nemico della poesia sia la poesia stessa, o meglio la sua idea, il suo mito, la sua nobiltà tradizionale: un valore che appare tuttora garantito di per sè come eccellente". Il testo è edito da Einaudi ed è del 2008. Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero.