Scritto da © maria teresa morry - Mer, 01/08/2012 - 09:27
Ieri, sul giornale cittadino, sono apparse due notizie per fatti accaduti nella stessa provincia: una donna uccisa e violentata dal compagno, un' altra picchiata brutalmente e bruciata con la sigaretta, da un ex. Sono altre due donne che si aggiungono al lungo elenco di brutali violenze ( talune fino all' omicidio) con le quali - con una certa cadenza temporale - dobbiamo fare i conti. Negli ultimi tempi ne sono accadute troppe, in Italia. A me sembra che non ci si interroghi abbastanza perchè mai, ancora, di questi tempi e per quanto in futuro, le donne debbano subire simili brutalità. Sì, certo sono casi " estremi" diranno certuni, ma è un estremo che è diventato ordinario. Ci si accorge , peraltro, di una diffusione anche di brutalità verbale verso la donna, in svariati contesti e situazioni, che spesso conferma come , in privato, il rapporto uomo-donna , sia ancora concepito da taluni come una mera manifestazione di forza , di possesso e di uso della persona che si chiama Donna. Di converso, sul lato " pubblico" la storia dell'affermazione femminile è ancora una strada tutta in salita...