Scritto da © erremmeccì - Mer, 20/08/2014 - 14:17
Dormono le cime dei monti
e i baratri,
i declivi e le forre,
e le creature che la terra alleva,
e le fiere alle pendici dei monti,
e gli sciami,
e i cetacei nei cupi fondali del mare.
Dormono gli stormi degli uccelli,
dalle lunghe, ferme ali.
e i baratri,
i declivi e le forre,
e le creature che la terra alleva,
e le fiere alle pendici dei monti,
e gli sciami,
e i cetacei nei cupi fondali del mare.
Dormono gli stormi degli uccelli,
dalle lunghe, ferme ali.
Alcmane, metà VII sec. a. C.
Sento ancora l'emozione profonda che provai, leggendo a 15 anni, per la prima volta, questa testimonianza di altissima poesia.
In greco, è ancora più bella: musicale ed intensa.