Come volesse esplorare, oltre te, la radioattività dell'aria che hai intorno. Come se questa fosse una dote, una prerogativa propria, unica ed intrinseca: fisicamente solida, intangibile, inattaccabile dell'universo femminile.
Una specie di nucleo atomico.
Solo oggi so che non è così, che anche il nucleo di un atomo può degradarsi se sottoposto ad un accurato, metodico, continuato bombardamento, che questo nucleo non vuole elettroni e, questo, lo scoprì proprio una donna il cui fascino era da tutti riconosciuto.
Parlo di quella bella polaccona della Marie Curie, due volte premio Nobel, sia per la fisica che per la chimica. Il che non le impedì di perdersi due volte, di essere sia moglie, che divenire amante.
La conclusione è che se lo ha potuto fare lei, potreste farlo anche voi se già non lo avete fatto. Ma anche già l'aveste fatto non perdetevi per strada. Provate, tentate e ritentate pur non possedendo le doti che aveva Marie. Ci metterete più tempo, dovrete fare sforzi maggiori, ripetere più volte gli esperimenti, ma se sarete costanti, non tralascierete le varie possibilità offertevi da questa maligna esistenza, voi coglierete i frutti più sapidi della terra, figlie mie.
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