Scritto da © Hjeronimus - Mer, 13/01/2016 - 13:17
Ci risiamo. Oggi il kamikaze microcefalo di turno, l’utile idiota della bandaccia di macellai isis, è andato a farsi maciullare da una cintura esplosiva in mezzo a turisti occidentali, tedeschi, sulla grande piazza monumentale di Istanbul. E non sento ancora la voce, a parte quella “vaticana”, che combatte questa pestilenza con le armi proprie, ossia con risposte di contenuto e di senso alla loro (dei pazzoidi sanguinari) delirante e insensata ecumenica. Allora, cerchiamo di gridarglielo chiaro e forte: ciò che state facendo non si chiama Dio, né Allah, né Islam. Ha un altro nome. Si chiama sadismo.
E non ha radici spirituali, ma solo nevrotiche. E hanno nomi noti anche queste: accidia, inerzia, fallimento, invidia, rivalsa, rabbia, vendetta, crudeltà… Siete soltanto esseri umani inutili, usciti male. Perciò assetati di sangue e di potere. E non essendoci scusanti a tanta turpitudine, vi siete attaccati al traino assurdo di un Dio satanico e impossibile, di cui ovviamente non vi frega un accidenti. Chiaro che a voi trogloditi non interessa nulla di questo, il Dio, come di qualsiasi altra cosa. Sapete soltanto razziare, ammazzare, fregare, violentare: questo è il vostro “Dio”.
Allora solo questo possiamo dirvi: quando dalle vostre teste bacate e nulle riuscirà a spuntare qualcosa che sia all’altezza, che so, di una suite di Bach, o di un racconto di Dostoevskji, solo allora si potrà dire che siete qualcosa e magari incominciare ad ascoltarvi invece di massacrarvi – che sembra l’unica cosa che meritate.
Ma quel giorno, ahimè, somiglia a quello di Brecht: il giorno di San Giammai.
E non ha radici spirituali, ma solo nevrotiche. E hanno nomi noti anche queste: accidia, inerzia, fallimento, invidia, rivalsa, rabbia, vendetta, crudeltà… Siete soltanto esseri umani inutili, usciti male. Perciò assetati di sangue e di potere. E non essendoci scusanti a tanta turpitudine, vi siete attaccati al traino assurdo di un Dio satanico e impossibile, di cui ovviamente non vi frega un accidenti. Chiaro che a voi trogloditi non interessa nulla di questo, il Dio, come di qualsiasi altra cosa. Sapete soltanto razziare, ammazzare, fregare, violentare: questo è il vostro “Dio”.
Allora solo questo possiamo dirvi: quando dalle vostre teste bacate e nulle riuscirà a spuntare qualcosa che sia all’altezza, che so, di una suite di Bach, o di un racconto di Dostoevskji, solo allora si potrà dire che siete qualcosa e magari incominciare ad ascoltarvi invece di massacrarvi – che sembra l’unica cosa che meritate.
Ma quel giorno, ahimè, somiglia a quello di Brecht: il giorno di San Giammai.