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Il Pudore come resistenza alla publicizzazione del Privato

"  Ma il  pudore , ce lo ricorda Max Scheler: "non è un sentimento esclusivamente sessuale" , il pudore è anche una valenza sociale che si pone a difesa dell' individuo contro la publicizzazione  del privato che,  nelle società  come le nostre, è il mezzo  più efficace per  sottrarre agli individui  il loro tratto  " discreto",  " singolare", " intimo" , dove è custodita quella riserva di sensazioni  , sentimenti , significati " propri" che resistono alla omologazione che, nelle nostre società di massa, è ciò cui  il potere tende per una più comoda gestione degli individui.
Allo scopo vengono solitamente impiegati i media che  con sempre più insistenza irrompono in modo indiscreto nella parte più discreta  dell'individuo per ottenere non solo attraverso test ,questionari, campionature statistiche , indagini di mercato,ma anche con intime confessioni, emozioni  in diretta, storie d'amore, trivellazionidi vite private, che SIA LO STESSO INDIVIDUO A CONSEGNARE LA PROPRIA INTIMITA', la propria parte discreta, rendendo pubblici  i suoi sentimenti, le sue emozioni,le sue sensazioni, secondo quei tracciati di " spudoratezza"  che vengono acclamati come espressioni di " sincerità".
Avviene così quell' omologazione dell'intimo  a cui tendono  tutte le società conformiste con somma gioia di chi la deve gestire perchè,una volta publicizzata, l'intimità viene dissolta come intimità,  e con  essa  la nostra   soggettività   segreta  e la  nostra libertà  di relazione  con l'altro....Ma la spudoratezza oramai  nel nostro tempo  è diventata una virtù. Non avere nulla da nascondere, nulla di cui vergognarsi,ed esser pronti, mani alla chiusura lampo, per interviste, pubbliche  confessioni,rivelazioni  dell'intimità, passa nel nostro tempo come espressione di sincerità e il pudore come simbolo di insincerità, quando addirittura, con aiuto  degli psicologi, non diventa  anche sintomo di introversione, di chiusura in se stessi, quindi di inibizione e di repressione. Ma inibizione e repressione, citando i manuali di psicologia, sono a loro volta sintomi di un adattamento sociale frustrato, quindi il pudore finisce con l' apparire come espressione  di una socializzazione fallita. E così la nostra vita, quella intima, quella  segreta, quella difesa dal pudore, minaccia di diventare  proprietà comune  , come  lo  è già  diventato il corpo....Ma quando le istanze del conformismo  e della omologazione lavorano  per portare alla luce ogni segreto , per rendere visibile  ciascuno a  ciascuno , per togliere di mezzo ogni interiorità   come un impedimento, ogni riservatezza come un tradimento...per apprezzare ogni volontaria  esibizione di sè come fatto di sincerità  se non addirittura di salute psichica , allora, come vuole l' espressione di  Heiddeger : " il terribile è già accaduto" perchè il terribile è la omologazione  totale della società fin  nell'intimità  dei singoli individui".
 
Tratto  da  " Le cose dell' amore " di Umberto  Galimberti, ed. SuperUe Feltrinelli.

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