Scritto da © Mariagrazia Tum... - Sab, 31/12/2011 - 12:07
ha un difetto, il tempo, e testardo lo conserva, geloso della propria incolumità ai nostri ripetuti e avidi attacchi; checchè ci tentiamo, il tempo non ne vuol sapere di lasciarsi svolgere da coda a capo, e restituisce quel che gli abbiamo ricamato sopra, come per un vestito su misura che non accetta di ritornare la stoffa in avanzo.
Dell'acqua in eccesso il vestitino ciniglia non sa docilmente disfarsi nei giorni torridi d'estate quando rocambolesche nubi riempiono inavvertite il cielo, e così il tempo si trova ricamate addosso le intenzioni che non abbiam saputo tramutare in frasi, le azioni rimaste impigliate in direzioni diverse da un vento che le ha percorse, e infine deviate sul lato opposto a quello preventivamente loro destinato.
Il tempo ha il suo tempo e se l'abbiamo sprecato o condensato e poi restituito al futuro in intenzioni non esplicitate o in frasi solo potenziali, l'avremo irrimediabilmente perduto e avremo un bel riandare al sacro detto dei greci (panta rei, oh l'orrido tempo), ma di noi non ne vorrà più sapere, e vivremo con l'orrida angustia d'averne seppellito volontà e preziose.prerogative.
Buona giornata, al prossimo tempo!
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