Scritto da © taglioavvenuto - Mer, 26/10/2011 - 19:45
C'era lontano un lustro di candele:
dunque l'ora di cena. Niente fretta.
Spio sorridendo quieto lo stridio
del cimitero, il tripede cavallo della forca.
Tornavo infine, tutto impolverato.
Spartivo intanto le mie stente fragole
tra fratello e sorella ringrazianti
(glorioso come d'un lavoro agro);
quindi pigliavo in fretta le superstiti
patate che mangiavo a sazietà.
Poi scivolavo nel silenzio.......
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F. Holderlin, con l'umlaut
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