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Lamento per Eritema - Dedica

Alle nove della mattina.
Eran le nove in punto della mattina.
Un bambino portò il telo di spugna sulle sdraio
alle nove della mattina.
 

Una sporta di abbronzanti era già pronta
alle nove della mattina.
Il resto era da portare solo da portare
alle nove della mattina.

Il vento portò via i teli di cotone
alle dieci della mattina.
E lo scirocco seminò sale e sabbia
alle dieci della mattina.
Già combatteva il bagnino con l'ombrellone
alle dieci della mattina.
E una coscia del bagnino si ferì
alle dieci della mattina.
Cominciarono i suoni di imprecazione
alle dieci della mattina.
La campana della colazione suonò
alle dieci della mattina.
Negli angoli gruppi in silenzio si fumavano
alle dieci della mattina.
Nessuno aveva il cuore in alto
alle dieci  della mattina.
Quando venne il sudore dell’afa
alle undici della mattina.
Quando la spiaggia  si coperse di corpi
alle undici della mattina
La bagnina pose i lettini sul bagnasciuga
alle undici della mattina.

 

Poi vengono le sette della sera.
Alle sette in punto della sera
sei così bruciato che è una bara il letto
alle sette della sera.
Ossa a pezzi e strani flauti suonano nelle tue orecchie
alle sette della sera.
Il toro già mugghia dalla tua fronte (so’ corna bello mio)
alle sette della sera.
La stanza tua n'ha da racconta' de tu moje
alle sette della sera...
Da lontano già vedi la zoccolona
alle sette della sera.
Tromba con gl' inguini di tutti quando stai al mare
e non solo alle sette della sera
L’eritema  brucia come sole
alle sette della sera.
E  gli amanti fuggono dalle tue finestre
alle sette della sera.
Alle sette della sera.
Ah, che terribili sette della sera!
Eran le sette a tutti gli orologi!
Eran le sette, massimo sette e cinque  della sera!

 

 
Questa eleggiaca eleggia è de la lustrissima Sarà L’Orca (e chi lo sa) femmina de altissimo levello de poeticità e de grandiosso preggio artistico. La Sarà ci ha  vinto co' questa  lu concurso poetico de la Pro Loco de Frittole, mica cotica, e dopo de cui c’ebbe l’immensi successoni de la Sagra der Cece de Brusimpiano e de la Festa Patronale de lu Zampone a Uppega. Ma nun cuntenta ebbe impuro nu successone ntusiasticante alla Serata della Smandruppona qui vicino da noi a Peracotta.
Questa autora ha scritto due libbri  “Le mie mejo copiature” e “Ricopiature da autore”, entrambi li due pe’ la Casa Editora fai da te  “Me le canto e me le suono pure” e n’ha venduto armeno un par de copie l’uno ner suo condominio e financo tre a lu Circolo de li Analfabbeti. Questa è n’autora de grosso cervello che va fora puro comme nu balcone co’ sti pensamenti che accidenti nun se capisce comme ce riesce. E la sua di essa bravitudine ci piaccè (piaquette forse, io nin so) pe’ lu sentimentu  che ce sturba e perfino provoca mancamenti inispecie inte le ore prima de li pasti, dopo li pasti meno, oppuramente ce fa provocà sonno inte le ore de notte quanno ca nun te riesce de dormì. Abbattiamoci quindi le due mano a cotesta Eccelsa qui, che ci piace da leggere inispecie inte lu bagno inquantochè stimolatrice de interni sentimenti.
 
 

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