Scritto da © Mariagrazia Tum... - Mer, 11/01/2012 - 11:01
sei la parola, e il pensiero stabile, sei il vento contrario a prospettive solite, sei il terreno che manca quando imbrigliarlo si pretende, sei la mano che viaggia a velocità inusitate, sei l'equilibiro mancato su alture assolate, la diavoleria affinata con arguzia artigiana, sei la poesia dal basso, la prosa sorridente, la fatalità maliziosa che intravvede oltre, di questo passo non so come guardarti, m'accechi
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