Scritto da © maria teresa morry - Gio, 23/05/2013 - 19:37
Oggi, dopo una giornata passata in un’aula di giustizia, dove spesso la gente non è quella che passa per la strada, ma si trasforma sotto lo sguardo dei giudici e dove nemmeno i giudici sono loro stessi, in quanto giudici, ho scelto di non tornare a casa. Sono invece andata alla società remiera, a guardarmi in pace le belle barche allineate a terra, lucidate e pronte per le gare. Poi mi sono presa un panino e un bicchiere di vino al piccolo bar sotto i tigli e sono rimasta ad ammirare la laguna appena increspata, luminosa dopo tanto maltempo,appena arricciata di piccole creste. Mi piaceva l’idea della mia libertà e del mio essere sconosciuta.