Scritto da © Pinotota - Ven, 20/06/2014 - 16:25
Una notizia che ha dell’affascinante: sono state ritrovate venti poesie inedite di Pablo Neruda, Premio Nobel per la Letteratura 1971, nonché uno dei maggiori poeti in lingua spagnola di tutto il secolo XX. Insieme alle poesie sono stati trovati anche alcuni manoscritti di cui non si sapeva nulla. L’eccezionale ritrovamento è avvenuto negli archivi della Fondazione che porta il nome di Pablo Neruda e vedranno la luce entro la fine dell’anno. A pubblicarli sarà la casa editrice Seix Barral.
A quanto è dato di sapere, si tratta di circa mille versi, scritti tra il 1956 e il finire degli anni Sessanta: i versi compongono in tutto venti poesie, alcune molto brevi e altre più lunghe. Tutti i testi – sia quelli in poesia che i frammenti di prosa e appunti di discorsi e conferenze – sono dattiloscritti su carta ormai ingiallita. Le carte, come dicevamo, sono state trovate nell’archivio della Fondazione Neruda e vi sono giunte nel 1987, a seguito della morte di Matilde Irrutia, che è stata la terza e ultima moglie del Premio Nobel. Questo un assaggio dei versi, diffusi dalla casa editrice:
Riposa la tua pura anca e l'arco di frecce bagnate
estende nella notte i petali che formano la tua forma
che risalgono le sue gambe di argilla il silenzio e la loro chiara scala
scalino dopo scalino volando con me nel sogno
io sento che ascendi allora verso l'albero cupo che canta nell'ombra.
Scura è la notte del mondo senza di te amata mia
E distinguo appena l'origine, comprendo appena la lingua
Con difficoltà decifro le foglie degli eucalipti.
estende nella notte i petali che formano la tua forma
che risalgono le sue gambe di argilla il silenzio e la loro chiara scala
scalino dopo scalino volando con me nel sogno
io sento che ascendi allora verso l'albero cupo che canta nell'ombra.
Scura è la notte del mondo senza di te amata mia
E distinguo appena l'origine, comprendo appena la lingua
Con difficoltà decifro le foglie degli eucalipti.
(dal web)