Scritto da © maria teresa morry - Dom, 11/08/2013 - 12:46
Ieri sera, notte di San Lorenzo, si è tenuta una serata straordinaria all'aperto, al VeniceSherwood Festival '13 di Venezia, , durante la quale l'astrofisico milanese prof. Fabio Peri , direttore del Planetario di Milano, ha intrattenuto una vasta platea su argomenti di astrofisica riguardanti stelle, galassie , pianeti. Due ore interessantissime, accompagnate da immagini proiettate su di uno schermo gigante e provenienti dai più grandi telescopi che dalla Terra spiano l'Universo. Una informazione mi ha particolarmente colpito e commosso: dal 1974 gira verso tutte le costellazioni, oltre il Sistema Solare, un messaggio radio spedito dalla Terra, attraverso un complesso radiotelescopio dotato di una antenna parabolica ampia oltre trecento metri e collocato a Puerto Rico. L' Uomo - noi Terrestri - ha inviato nello spazio il suo biglietto da visita. Diamo informazioni su chi siamo. Con un codice 1 - 0, che gli scienziati ritengono di comprensione universale, ci siamo presentati agli " alieni" cosi: 1) notiziamo che conosciamo i numeri reali da 1 a 10; 2 ) abbiamo indicato con un disegno il Sistema Solare al quale apparteniamo, segnalando il pianeta Terra; 3) abbiamo indicato i principali elementi chimici di cui siamo fatti e gli elementi chimici fondamentali della nostra vita terrestre; 4) abbiamo indicato la doppia elica del DNA che contraddistingue la nostra esistenza; 5) abbiamo mandato un piccolissimo disegno di noi, un omino stilizzato, vicino ad un quadrato in cui è indicato il numero della popolazione terrestre. Alla fine di questo messaggio c'è la sigla dell'Osservatorio di Arecibo, dal quale esso è partito. Il messaggio è sonoro e pensate che in certe ore si potrebbe persino sintonizzarlo sui nostri apparecchi radio. Questo messaggio vaga da quarant'anni nello Spazio, ben oltre il Sistema Solare, e sino ad ora non c'è mai stata risposta. Da quarant'anni, ininterrottamente, tutte le apparecchiature riceventi astrofisiche della Terra scadagliano una possibile risposta. Il messaggio è sempre vivo. Non si è mai spento. La Terra è in attesa di una risposta, magari proveniente da milioni e milioni di anni luce di distanza. Non si sa se esso verrà recepito e quando. Abbiamo lanciato delle informazioni su di noi, recepibili da altri esseri intelligenti, ovunque essi siano e comunque siano fatti. L'uomo non vuole essere solo nell'Universo, ma se questo davvero fosse ( ed è probabile che sia così) dovremmo maggiormente riflettere sulla grandezza immane della nostra Vita e del nostro Pianeta che si muove e gira solitario. Anche sul senso della nostra Vita di uomini, tutto ciò dovrebbe farci riflettere.