Scritto da © Antonella Iuril... - Dom, 08/01/2012 - 22:59
(da “l’artista” dell’ultimo album dei Marlene Kuntz “Ricoveri Virtuali E Sexy Solitudini”)
a piedi nudi sopra l’anima, come se strappare i fogli ormai spenti che non danno più odore servisse a qualcosa. Lento un piede dopo l’altro, le punte a toccare la fine, le curve ancora chiare, come navigare invano su un mare che è solo tuo e non appartiene a niente che sia fuori di qua, restare immobile, veloce la riflessione che non trova pace, ma a volte non basta, la brina accompagna il sole, solo, a piedi nudi sopra il petto gonfio, lo slancio, il salto, a piedi nudi, a piedi nudi dentro l’anima.
“[...] Si addensa il cielo poco socievole
in bianche o grigie cupidità
la neve rende grevi le nuvole
in questa alba metallica
eppure ti appresti a dimenticare
quei turbamenti costretto a sognare
fra suoni e odori ci sono motivi
che ti ricordano che fai parte dei vivi..
..che fai parte dei vivi
che fai parte dei vivi.. dei vivi.. [...]“
in bianche o grigie cupidità
la neve rende grevi le nuvole
in questa alba metallica
eppure ti appresti a dimenticare
quei turbamenti costretto a sognare
fra suoni e odori ci sono motivi
che ti ricordano che fai parte dei vivi..
..che fai parte dei vivi
che fai parte dei vivi.. dei vivi.. [...]“
(da “l’artista” dell’ultimo album dei Marlene Kuntz “Ricoveri Virtuali E Sexy Solitudini”)
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