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To: manuela.verbasi@
Sent: Tuesday, August 09, 2011 11:12 AM
Subject: Anche oggi il sole rende giustizia ai frutti...
 
 

Cara Manuela,

ci sono frangenti che colorano il passo breve della vita e lasciano un segno, le tracce corrispondono ai nomi che disconosco perché inutili, ma il nome porta l'anima che deposita strati di emozioni. Il giardino florido va coltivato ed annaffiato, ogni fiore lascia il godimento del frutto che carezza il palato, Rosso V. è una pianta fertile che ad ogni stagione offre il suo succo.

Ciò che apprezzo di questo Blog, al di là dell'empatia creatasi con Voi tutti, è la qualità del materiale, non si banalizza mai il processo interattivo fra autore e testi e l'obiettivo è far sì che il Salotto Culturale cresca. Nella coltivazione si sa che non tutti i frutti sono buoni e il contadino saggio sa che deve reciderli prima che intacchino la pianta, mi sembra che qui ci sia una particolare attenzione per le potature e le pulizie periodiche, laddove risulti recuperabile, gli interventi si adoprano alla guarigione del frutto e la pianta rimane sempre in ordine, o almeno questo è il tentativo che io ho recepito.

Commentare i testi è cosa per me molto difficile, sono un'istintiva e se le parole non mi rotolano dentro come sassi in piena significa che c'è qualcosa che non va, vi sono lavori potenzialmente eccellenti dove basterebbe “tagliare” “potare” ma io non ho il coraggio di scriverlo, lo trovo un suggerimento troppo intimo e dopotutto mi chiedo chi sia io per permettermi di fare questo, quando in prima persona ancora mi sento una neofita. Forse il mio punto di vista appare estremo, credo che non sarò mai pronta né sarò mai arrivata da nessuna parte, la strada della scrittura è impervia, tutta in salita, c'è sempre da imparare sempre da studiare, capire, il lavoro va fatto con costanza e dedizione e l'arrivo morale, in questo campo, non esiste che per pochi eletti anche se i grandi nomi non si sono mai sentiti toccare la meta.

 

Devo ringraziarti per la tua estrema correttezza, l'accoglienza, l'inserimento del mio libro con la biografia, la capacità di analisi critica che riesci ad utilizzare con tutti procura una positività che scatena la voglia di continuare, insomma avverto la tua passione per questo Blog e per la scrittura, sento che hai l'anima pura come solo chi ama le parole e le rispetta può avere in questo campo.

Rimango nell'Associazione di Rosso come socia e ti anticipo l'adesione anche per l'anno prossimo ma esco dalla redazione, non sono adatta a questo tipo di lavoro che non sento calzarmi addosso, ieri dopo il commento a Viola mi sono sentita in colpa per avere scritto in parte quello che pensavo e questo non va bene, in fondo Viola potrebbe chiedersi che diritto ho di criticare il suo lavoro e ne avrebbe ben donde, chi sono io? “Nessuno” rispondo sempre a me stessa. Non credo di essere una grave perdita, vedo che lo staff è ricco e sono tutti molto bravi.

 

Ho letto il tuo libro, mi hanno colpito alcune poesie che lasciano scavi indelebili al lettore attento, il rispetto profondo che nutri per la “donna” e il suo sottosuolo ti fa paladina a difenderne i diritti senza scadere nella volgarità femminista poco costruttiva.

I versi sono intrisi di dolcezza e allo stesso tempo sottolineano una determinazione strutturale che li incide al foglio come sangue alla vena, mai banale il contenuto perché ove pare vi sia un dialogo leggero, questo racchiude una metafora che rimanda all'introspezione.

“[...] Le tue pareti scoscese e le mie valli

strette a pugno nel silenzio

esiliato tra le dita.”

Un viaggio attraverso il quale ritrovare la genesi e la chiave di lettura della vita intima osservando se stessi da un angolatura di esilio.

Oppure [...]Ho gli anni delle mie ginocchia piegate.” è un susseguirsi di stimoli a riflessioni che demoliscono la quotidianità sterile rendendo possibile un dialogo aperto con se stessi nella piena consapevolezza del vissuto.

Che questa raccolta di poesie mi sia piaciuta è evidente ma il piacere va oltre, quando l'evoluzione del pensiero penetra gli interstizi della ricerca e trovano empatie di lettura, il passo che conduce al cammino non è mai uguale, ma spesso si trova nell'orma di un altro.

 

Buona vita e tanta poesia ai tuoi giorni, con affetto

Tiziana

 
 
 
 
Il giorno 09 agosto 2011 14:04, Manuela Verbasi  ha scritto:
Commossa... non ho mai ricevuto una mail così bella. Grazie Tiziana, sono senza parole.
Posso chiederti di pubblicarla in agorà? Credo che Viola ti dirà che invece ha avuto piacere tu l'abbia commentata con sincerità: questo si aspetta chi viene a scrivere su Rosso. Andare o rimanere in redazione non ha importanza, tu vai pure, però hai le chiavi di casa nostra, quelle tienile.
 
Ti abbraccio con grande stima, e profondamente commossa, ti bacio.
Manuela
 

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