Scritto da © Ezio Falcomer - Ven, 16/09/2016 - 00:42
<< La nostra società, strabiliante nelle sue possibilità tecniche è in balia dei benzinai, dei camionisti, degli erogatori di energia elettrica, degli addetti al controllo della viabilità aerea, degli “hackers” e chi più ne ha più ne metta.
La complessità presenta però vantaggi evidenti, come una barriera corallina, se l’equilibrio si spezza, le possibilità di rigenerazione possono essere infinite.
Probabilmente la sensazione che ci attraversa dopo l’11 settembre e dopo le alterazioni climatiche di questi anni è soprattutto dovuta ad una ormai innata pretesa di immediatezza più che a una reale fragilità intrinseca. Non è fragile una società che subisce “black out”, è fragile il cittadino terrorizzato dall’imprevisto momentaneo.
Occorsero tre mesi affinché la notizia dell’elevazione ad imperatore di Ottaviano Augusto giungesse ad Alessandria d’Egitto. Oggi ci scandalizziamo per un ritardo di qualche ora in un “charter” per Sharm el Sheik.>>
La complessità presenta però vantaggi evidenti, come una barriera corallina, se l’equilibrio si spezza, le possibilità di rigenerazione possono essere infinite.
Probabilmente la sensazione che ci attraversa dopo l’11 settembre e dopo le alterazioni climatiche di questi anni è soprattutto dovuta ad una ormai innata pretesa di immediatezza più che a una reale fragilità intrinseca. Non è fragile una società che subisce “black out”, è fragile il cittadino terrorizzato dall’imprevisto momentaneo.
Occorsero tre mesi affinché la notizia dell’elevazione ad imperatore di Ottaviano Augusto giungesse ad Alessandria d’Egitto. Oggi ci scandalizziamo per un ritardo di qualche ora in un “charter” per Sharm el Sheik.>>
(Enrico Borla, “Fragilità. La vita frivola in un mondo friabile”, in AA. VV., “Fragilità”, numero speciale di “Radure. Quaderni di materiale psichico”, rivista del Centro Studi Psicodinamiche Torino, vol. I, a. VIII, 2004, p.11)