Ho scoperto da poco Senghor. L'ho scoperto per caso, perché uscendo dalla mia libreria preferita con gli ultimi "acquisti", ho incontrato il sorriso aperto di un giovane senegalese che vendeva...libri.
Così, ho aggiunto a "Il sogno di mia madre" del premio Nobel Alice Munro un volumetto di poesie di Leopold Senghor, primo presidente del Senegal libero e grande, ma davvero grande poeta.
Ecco uno dei bellissimi componimenti che ho letto:
Donna nuda, donna scura
frutto maturo delle carni piene, estasi buia del vino
nero, bocca che fa lirica la mia bocca
savana dai limpidi orizzonti, savana fremente
alle ardenti carezze del vento dell’est
tam-tam scolpito, tam-tam teso che suona
sotto le dita del Vincitore,
la tua voce di contralto è il canto spirituale dell’Amata.
(Senghor, Donna nera)
Se non è poesia questa...