Scritto da © Antonio Cristof... - Gio, 27/06/2013 - 07:01
C'è una cosa che avevo cominciato a scrivere una volta, sentivo che stavo esternando qualcosa di particolare senza rendermene conto. Altro non era che un breve raccontino al quale avevo dato titolo "Scalinatella" e praticamente i protagonisti erano tre: io che raccontavo, la "gradiata" ed un bambino che vendeva giocattolini.
Ma scrivendo, scrivendo, mi avvidi di essere entrato nei meandri di una grossa metafora secondo la quale quel bambino ero io, quella scala la mia vita e quei giocatoli i miei desideri.
Fatto strano: una mattina non trovai più il file nel computer. Ne rinasi dispiaciuto e ricominciai a scrivere la soria pur sapendo che non sarebbe venuta fuori bella come la prima volta, tuttavia non mi dispiaceva.
Per motivi tecnici decisi di formattare il pc e portai su memoria esterna tutto il materiale da salvare, compreso il file "Scalinaatella", ma, fatto incredibile, dopo tute le operazioni effettuate, questo sparì di nuovo.
L'ho rifatto una terza volta, ma rileggendolo mi son reso conto stvolta di ver scritto na mezza boiata, così in epilogo l'ho cancellato io stesso.