Scritto da © maria teresa morry - Mar, 17/09/2013 - 09:21
Sono gli ultimi giorni utili per amminare i capolavori dello pittore, incisore e scultore Carlo Guarienti ( Treviso 1923) esposti in quella galleria di eccezione che è la Loggia Foscara di Palazzo Ducale, a Venezia, con affaccio su Piazza San Marco e sul bacino. Due bellezze, non si sa quale guardare. L'autore, di fama internazionale, viene ospitato in tale loco in occasione della 55a Biennale internazionale d'Arte. Le sue opere sono collocate in loggia con ampio respiro e spazio, per cui è comodissimo al visitatore ammirarle da ogni punto di vista. Guarienti, che ha iniziato il suo lavoro artistico sin dal 1953, è noto all'estero oltre che in Italia, viene considerato a buon diritto un innovatore e maestro dell'arte del Novecento. Colpiscono moltissimo le sue sculture in bronzo, in particolare finissime testine femminili, che sembrano sbocciare dalla materia e cui Guarienti dona l'ornamento di capigliature composte, che mi hanno ricordato le acconciature delle donne dell'età classica. Bellissima e inquietante è la statua de " Il viandante" , rappresentata soltanto da un bastone che regge un mezzo corpo, spalle, collo e testa di un uomo in bronzo, con uno sguardo emblematico che guarda a lato di sè. Spesso in Guarienti il bronzo è lavorato in guisa che si tratti di materia tratta dal mare, tormentata dall'attacco della salsedine e dei minuscoli organismi marini. Egualmente potenti le figure mitologiche dei centauri e dei tori, con grande scatto dei muscoli, e spesso soltanto abbozzate nelle linee. Di grande impatto emotivo, poi, le teste e i busti in tecnica mista, in cui l'Artista usa infiggere chiodi arrugginiti al posto dei capelli. L'opera di Guarienti a me è sembrata pervasa di un senso di sofferenza della condizione umana, una sofferenza innata e non emendabile. Tra i quadri, ricordo alcune visioni di Venezia ( Tempesta in Laguna, La chiesa della Salute) sfumatissime ed irreali, tra la nebbia ed il sogno. Raccomando vivamente , a chi abbia interesse, di andare a visitare questa ricca mostra, capace di suscitare in noi un forte senso metefisico. Essa è aperta sino al 30 settembre prossimo, ingresso gratuito.