Scritto da © Antonella Iuril... - Mer, 11/01/2012 - 22:10
Ci sono donne che da bambine sono cucite, per essere poi scucite la prima notte di matrimonio dal colui che dovrà fecondarle per garantirsi una discendenza. Dopo aver partorito verranno nuovamente ricucite a parte un piccolissimo orifizio per il mestruo e per orinare. E' facile comprendere come mai non rimanga loro altro che la speranza di essere esonerate da certi doveri coniugali estremamente dolorosi a causa della ferita patita.
Si tratta della sartoria umana di cui ci parla Sabrina Avakian nel suo libro. "Donne cucite" (1)
Le tragiche protagoniste di questo libro sono bambine che subiscono l’infibulazione. La ricerca dell’Avakian vuole dare voce ad una piaga dell’intimità che affligge in silenzio il corpo di queste sventurate.
Le tragiche protagoniste di questo libro sono bambine che subiscono l’infibulazione. La ricerca dell’Avakian vuole dare voce ad una piaga dell’intimità che affligge in silenzio il corpo di queste sventurate.
In Italia ogni anno, il numero di queste bambine castrate ammonta a 4000, assurdamente nel mondo occidentale siamo detentori di questo infame primato. Ovviamente la pratica è vietata dalla legge, ma le operazioni vengono praticate abusivamente nei centri di plastica vaginale o nei luoghi dove si fanno piercing e tatuaggi.
Sabrina Avakian “Donne cucite. Inchiesta sulla mutilazione genitale femminile”
Croce Libreria (collana Universitas. Collana di studi e testi)
Croce Libreria (collana Universitas. Collana di studi e testi)
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