Scritto da © Antonella Iuril... - Mer, 28/12/2011 - 09:28
Come Orfeo, io canto
la morte sulle corde della vita,
e nella bellezza della Terra,
e dei tuoi occhi che rispecchiano il cielo,
so dire solo cose oscure.
Come Orfeo, io canto
la morte sulle corde della vita,
e nella bellezza della Terra,
e dei tuoi occhi che rispecchiano il cielo,
so dire solo cose oscure.
Non scordare che anche tu
quel mattino, quando il tuo giaciglio
era umido di rugiada e il garofano
ti dormiva sul cuore, vedesti d'un tratto
il fiume scuro,
che vicino ti passò.
quel mattino, quando il tuo giaciglio
era umido di rugiada e il garofano
ti dormiva sul cuore, vedesti d'un tratto
il fiume scuro,
che vicino ti passò.
Con la corda del silenzio
tesa sull'onda del sangue,
afferrai il tuo cuore sonante.
I tuoi riccioli si trasformarono
nel crine d'ombra della notte,
e fiocchi neri d'oscurità
ti nevicarono sul volto.
E io non ti appartengo.
Ora piangiamo entrambi.
Ora piangiamo entrambi.
Ma, come Orfeo, conosco
la vita sulla corda dell'amore,
e colgo il blu
del tuo occhio chiuso per sempre.
la vita sulla corda dell'amore,
e colgo il blu
del tuo occhio chiuso per sempre.
Ingeborg Bachmann
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