sotto il peso della parola
quando l’interno è tormentato dal dolore
- assenza dalla vita –
e il dolore naturale del corpo
Cancello, straccio, soffoco le vive grida
questa primavera non è come le altre”
con nuovi uccelli e lenzuola bianche
ad innaffiare i fiori con il tubo
carichi di pioggia
dissolta nella tua
Il tuo cuore eletto
sarà sempre in un altro luogo
i fili che mi legano
del quale ho nostalgia
e navighi imari
Ti dimentico con passione
perchè tu possa essere lavato dai peccati
e così immacolato
E’ un lavoro duro e ingrato.
comprendo cos’è presenza umana
come opera l’essere
come nulla possa fermare il domani
si alza e ricade sul letto
a volte ammalato a volte innamorato
lo guadagni in sostanza
Katerina Anghelaki-Rooke
foto A. IurilliDuhamel - 2010
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