Scritto da © ComPensAzione - Ven, 13/03/2015 - 21:32
Ortografia :
- po’ (pò è errato), così come mo’, be’; di’, fa’, va’, sta’ (seconda persona dell’imperativo presente);
- l’avverbio affermativo sì va scritto sempre con l’accento (“Ti piace la cioccolata?” “Sì.”).
- si scrive perché (e non perchè), così come poiché, dopodiché, affinché, cosicché, granché, giacché;
- articoli indeterminativi davanti a un sostantivo o aggettivo maschile, mai l’apostrofo. Si scrive “un altro uomo” e non “un’altro uomo”;
- evitare di accentare con l’apostrofo.
- sé pronome (e non sè o addirittura se. Idem per né. Errato nè);
- accento grave o aperto: ahimè, bebè, caffè, cioè, è, ohimè, piè, tè (anche per tutte le parole di derivazione francese: bignè, canapè, gilè, bebè, lacchè);
- accento acuto o chiuso: café (luogo fisico), mercé, poté, ripeté, batté, scimpanzé, viceré, testé, macché, ventitré, centoquarantatré…;
- alcune parole che non hanno l’accento: va, fa, sto, qui…;
- apostrofo per gli anni: anni ’90 (alcune case editrici preferiscono anni Novanta, altre scrivono Anni Novanta, altre anni novanta), lo spirito del ’68;
- se è presente una preposizione o un articolo non si mette un doppio apostrofo: sono nato nell’83;
- distinzione tra il trattino breve, che non presenta spazio né prima né dopo ed è usato per unire due parole, e il trattino medio o lineetta preceduto e seguito da uno spazio (per un inciso: –). Quindi: il trattino breve (-) è sempre attaccato alla parola che lo precede e a quella che segue. Si usa per termini composti da due parole e negli intervalli numerici: artistico-letterario, uomo-missile, Roma-Napoli, 30- 40 volte. Un tipico esempio di trattino medio si evince da questa frase: Tendeva le orecchie verso i suoni della strada, ma aveva un tale chiasso in testa – voci, musica, metallo che raschiava contro altro metallo, tutto sottosopra – che non riusciva a distinguere un colpo di clacson dal dito di un cameraman che si grattava la barba incolta;
- gli aggettivi tale e quale davanti a vocale non vogliono mai l’apostrofo: qual è, qual era, un tal uomo…;
- qualcun altro, nessun altro: mai l’apostrofo;
- Parole con obbligo di accento :
- giorni della settimana (lunedì, martedì…)
- numero che terminano con tre (ventitré, trentatré, quarantatré…);
- princìpi, dèi, dài, àmbito, salvo diverse indicazioni delle norme redazionali della casa editrice;
- parole straniere entrate nell’italiano: élite, équipe, corvée, déjà vu, démodé, décolleté, déshabillé.
- unità di misura: km, kg e non Km e Kg;
- parentesi e virgolette. Non prevedono spazi dopo l’apertura e prima della chiusura: (corretto) ( sbagliato );
- in italiano i plurali di parole inglesi non vogliono la s (editor e non editors, link e non links). Eccezioni: news, peones eccetera;
- plurali di parole italiane. I seguenti plurali sono corretti: province o provincie, brusii, spiagge, camicie, psicologi, cataloghi;
- prefissi che non richiedono l’uso del trattino breve nel legarsi con la parola che segue: aero, anti, extra, inter, maxi, mini, neo, post, pre, pseudo, psico, semi, sub. Attenzione: se la parola successiva inizia con la maiuscola il trattino è obbligatorio;
- si scrive meteorologia, meteorologo, aeroporto, aereo, cerebrale;
- apostrofi e virgolette non devono essere dritti: (' e " sono errati);
- puntini di sospensione: solo ed esclusivamente tre;
- rispettare lo spazio dopo il segno di punteggiatura.
(Tratto da : Oblique Studio - Roma)