Scritto da © Mariagrazia Tum... - Ven, 23/12/2011 - 15:41
Mai ti ho visto navigare così diretto e franco, nemmeno per due dita di rose rosa che adombrano il letto di fantasia o per Bach e Mozart che ubriacherebbero lo stormo d'ali frementi che ci tocca le spalle.
guarderò l'orizzonte ad est, stasera, prima che il sole muoia veloce nell'amenità del mio lago prediletto e terrò in serbo la catena di fiori profumati che mi donò il mio poeta sul suo selciato bagnato, carezzandomi l'anima fino a farla svenire di fantasia e di dolcezza..nella notte dei tempi saran così le cose e sarem come due bimbi magici usciti dalla carta da lettere colorata, che comprammo per due soldi bucati all'angolo di rue paris, in un altro tempo e in un'epoca sognata; e faremo invidia agli uomini veri, quelli che le ossa li sostengono, che c'han la mente tutta d'un pezzo, ma io m'accontento dei miei binari di cartapesta e veleggio serena sull'onda impetuosa del mio mare brulicante di abbondante tenerezza e m'accoglie la notte e con essa il giorno che torna, mai uguale, serpeggiante di bontà.
e la mente danza, veloce e lieve, come quando i corpi s'incontrano e fan l'amore in silenzio, con l'insperato supporto di una stella che vibra, tra i respiri che rilasciano.
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