castelli in aria e sottomessi bar-lumi di esagerata e mimetica follia

Tutto il giro del mondo attraverso uno sciolto manifesto d’amore..

 

 

Percepivo un salario a testa.. dicevano ancorati alla percezione di un rigo
Si salubre in tutto il pasto che ammetti al sicario intestino
Urtano le frasi ammanicate in sulla vetta della lirica antiqua
Mai abbienti regni hanno osservato un siffatto anacronistico dilemma
Ma seppur un dolce ramo antico avesse apostrofato il salmo 32
Salirebbero le schiere degli elettori al carrozzone ambulante dei kebab
Politichese
Sarete Voi cittadini.. ad assicurare la prole e anche il gaudio del mantenimento
Saremo NOI eletti ad assicurarvi un lauto pasto
Vedrete
Simili, dico simili.. non siamo ma diversi, si, autentici manufatti di balsa
Cesellati al piacere ed al godimento, no, non trafugate il respiro intenso per una sciorinata da palazzo
Illustri colleghi andrete, si aderirete agli sconfitti se non alimentate la verità
Pur tacendo.. ammiccavano sottobanco .. ma che dice quello
Maestranze abili ai sotterfugi mulinavano parole losche.. tramate di invidia
Quella si è una maestria nata e immacolata, mai usata, freschino.. fa freschino..
Si sente l’odore esteso dagli alberi di ippocastano
Un ubriaco arde sul rogo dell’amore
un folle gesto di accattonaggio ammetteva il solito peso, sulla stadera del fieno venduto purché non se ne facesse un giaciglio, una alcova.
Mi sono ancorato al fondo del barile per non trasfigurare nel rotolamento di stomaco
ammettevo ammansito con la testa la colpa dei colpi estremi.
Amo dedicarmi al certosino, è frate che sà di formaggio buono, dice la gatta.
Rinascerò spandendo allori e vendendo i sanitari per rimanere a galla meglio della nostra Concordia.
In ultima analisi
Lo spartitraffico era dannoso ai più distratti... quindi
accetta il posto del destino, fallo alzare e dona a lui l'edulcorato addio
Dodecaneso aspettami
Le capre
amano l’oro.

 

Beati col'oro che...