Poesie
Insieme
Mai gelida mano ci separi
mai vento del nord
né saette
né bieco cielo nero cadente.
Mare si plachi accolgano
gioiose sue onde materne
sogno ansia mani tremanti
avidi corpi ansanti.
E dunque tu
non volare
su me posa tue labbra corallo
tua bocca
a mio orecchio giocoso
come rosea conchiglia
tacendo ascolterò
canto del mare
inno di verdeggianti vette
lieve tremula voce
musica di cuore amante.
Abbraccia stringi
forte stringi e porgi
a denti imploranti
seno dolce fragrante
ove lasciare segni lucenti
di cocente notte
d’eterna passione.
Amore vissuto
in aureo fondo
ove fuoco divora
in cieco flash di tempo
a te me lega sempre
schiavo libero in cielo
beato.
Perché
Perla è la tua pelle di marini abissi
e di luna il pallido colore
caldo e tenero il tuo corpo
e soffice
a me lento s’accosta
sommessamente ricrea
gioiosi giochi d’amorosi intrecci
languori dolci distendo
beato su pallide lenzuola.
Nudo è il tuo petto
e tenere danzano ora candide tue colombe
su mie labbra stupite
e calore deponi su mio volto
suoni flautati io odo
assordanti rintocchi di campane
acqua sorgiva in cui s’annegano
gli occhi miei smarriti e persi
e il mio cuore vacilla
in vorticoso giro
infiamma carne e brucia l’anima mia
e crudelmente il petto irrora
e amore senza fine piove e colora
raggrinzite lenzuola.
.Ma perché?
perché non ho forza per oppormi?
Perché su te ancora insaziato e folle riverso
traboccante passione e umidi canti d’amore?
Tentazione
Ardo e t’amo
di improvvisa vorticosa danza amo
svolazzanti pensieri
lucide ombre
e ambite carezze
succose frutta proibita
tra ciondolanti labbra io amo.
E qui’amo
ardo e t’amo
d’incontenibile amore io amo qui
su erboso manto di improvvisato prato
sotto sole che accende
ricurva schiena
alta fiamma divampa in sussultante petto
tue labbra offerte a piratesco bacio.
No, non mia sei io so ma t’amo
e qui te offri
fragranti grazie.
Generose gambe e labbra e seno
e immenso cuore in tempesta.
Cosa poi accadrà, amore
dopo ardito pellegrino abbraccio?
in nero pantano cadrò
tra fauci di precipizio orrendo?
o in effervescente azzurro nuoterò
di bonario rasserenante cielo?
Basta stragi
Sulla terra torbida dove nuovo
non splende
forza trarremo un giorno
da debolezza ignara
e ai colori che piovono
dalla fontana del cielo
ristoreremo gli occhi
e il rombo del dolore
e il pianto cupo
piombo saranno e pietre.
Sgretoleremo mani assassine
e lanceremo le briciole nel fuoco
e sapore amaro
non avrà più il cielo
né folli danze senza meta
né orde di parole senza senso
né cronache perverse
di speranze perse.
Nuvole giocose in corsa in cielo
battibeccando solleveranno
polvere d’acqua e di sole
sopra il mare disteso.