La Quercia Antica - ThrasHAleXiS | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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La Quercia Antica - ThrasHAleXiS

Un giorno un contadino, arando il suo campo, vide in lontananza una grande quercia.
La sua imponenza lo colpì, i suoi poveri occhi anziani erano abituati a vedere solo dei piccoli arbusti, mai avrebbe immaginato di trovare innanzi al suo cammino un albero così grande e dalle fronde così folte e vive.
Incuriosito, si diresse verso la grande macchia di ombra che la chioma color giada proiettava tutt'intorno al fusto e, stanco del lavoro di un giorno, si sedette accanto ad alcune radici sporgenti e si addormentò. Dopo qualche istante udì una voce che pareva essere proferita dal vento, una piccola e fioca voce che avanzava rendendosi sempre più chiara e limpida; quando la sentì abbastanza vicina, capì che proveniva dalla quercia sulla quale egli si era appoggiato e si scostò con reverenziale rispetto. Sbigottito, rimase a osservarne il tronco, finché la voce tornò a parlargli:
"Salve laborioso contadino" - disse - "Io ti conosco e ti osservo sin da quando eri in fasce, ho seguito tutta la tua vita da qui, da questa collina che mi ospita da secoli."
Il contadino destandosi dal torpore si avvicinò al fusto e disse alla quercia: "Io non ti ho mai visto, eppure eri qui, accanto al mio orticello, alta ti ergi sulle teste degli uomini, ma mai nessuno ha guardato oltre e mai nessuno si è accorto di te."
La quercia, in tono gentile, rispose: "Voi uomini camminate a testa bassa e se guardate il cielo, i vostri occhi sono coperti da una coltre di nebbia che non vi permette di ammirare le meraviglie di questa Terra. Da secoli la distruggete, ne massacrate le creature e ne estirpate le piante; tutto ciò accade perché non siete capaci di vedere il Mondo e di carpire l'infinita bellezza dei suoi frutti. Non guardate in alto, guardate solo in basso, badate solo a ciò che soddisfa i vostri corpi, lasciando morire di fame le vostre anime. Nessuno ha mai potuto vedermi, poiché nessuno ha mai alzato lo sguardo al cielo per specchiare in esso il proprio spirito.
Una macchina non è capace di sentire l'anima degli esseri e non la comprende poiché non la accetta, non esiste nella sua percezione del mondo, fatta di schemi, ritmi regolari e numeri e l'uomo si è trasformato da essere in macchina. Egli non può vedermi poiché non comprende la mia esistenza e non percepisce la mia anima, il vuoto che in lui si è creato nel corso dei secoli, si è trasposto sul mondo e, adesso, egli non vede la Natura. Pur facendone parte."
E il contadino, turbato dal discorso della quercia, disse: "Ma scusami Quercia, allora come mai io sono riuscito a vederti?" - la quercia rispose: "Poiché tu hai saputo vedere oltre. I tuoi occhi, con la saggezza di chi lavora e conosce la Terra, collaborando con essa per il proprio benessere, hanno lavato via la coltre che li oscurava, cosicché tu hai potuto vedermi nella mia forma naturale e hai sentito la mia voce, che è espressione della mia Anima."

Una foglia cadde e il contadino si destò, ciò che egli aveva visto e udito era soltanto un sogno, ma guardando il mondo egli vide solo una grande industria e gli uomini, in esso, si muovevano come tante piccole marionette, i loro occhi erano bui e i loro corpi senz'anima.

Alexis [ThrasHAleXiS]


-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Supervisione: Paolo Rafficoni
-Editing: Rita Foldi
-Racconto di ThrasHAleXiS
-tutti i diritti riservati agli autori, vietato l'utilizzo e la riproduzione di testi e foto se non autorizzati per iscritto

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