Scritto da © woodenship - Dom, 30/06/2019 - 15:51
Vorresti che in me ti portassi dentro
sempre con me, pieno di te come otre
d'acqua buona, attraversando la landa
folta di diatribe d'erbe spinose
sulle sabbie mobili. Noi confessi
rei d'amarci senza costrutto: così
vorresti dai miei occhi affacciarti specchio
riflettendomi dardo sibilante;
o come quella brezza frusciante alta
all'orecchio anima dolente terra;
ch’ è da terra che nasciamo solidi
ma è dai sogni che svaporiamo eterei
affluendo alla volta celeste, chiome
come fluenti emozioni, agite nubi.
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