Scritto da © Ezio Falcomer - Mar, 01/01/2019 - 17:30
E verrà la notte, come un salasso,
a disidratarmi delle mie nebulose
significanti. Delle mie scabrose
peregrinazioni in faccia al divino.
Scondinzolo gaio dove più nera
è la tenebra. Preparo un caffè
alle mie assenze, ai miei ectoplasmi
di festa, alle mie orbite vuote.
Io ministro di voodoo della penna,
disperato deltaplano che si sfascia
contro una nuvola aguzza.
Non so cosa fare, non so cosa fare.
Il tempo è poco
e il mio non sapere è infinito.
a disidratarmi delle mie nebulose
significanti. Delle mie scabrose
peregrinazioni in faccia al divino.
Scondinzolo gaio dove più nera
è la tenebra. Preparo un caffè
alle mie assenze, ai miei ectoplasmi
di festa, alle mie orbite vuote.
Io ministro di voodoo della penna,
disperato deltaplano che si sfascia
contro una nuvola aguzza.
Non so cosa fare, non so cosa fare.
Il tempo è poco
e il mio non sapere è infinito.
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