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Terra ferma

I marinai stanno ritti a poppa della nave
fissando l’orizzonte,
pregando che la terra ferma
compaia all’improvviso.
Baciano l’acqua del mare,
superano il sapore amaro
del sale
che taglia la pelle
seccata dal sole.
 
Terra ferma,
è l’unico limite del mondo
che non ha confini
se non quelli
che la mente degli uomini crea,
disposta a costruire muri
attorno ad ogni casa,
attorno ad ogni giardino;
disposta a vivere
asserragliata nelle stanze
di piccoli appartamenti
in compagnia delle proprie paure
e dei propri pregiudizi,
diffidando di ogni vicino di casa,
invidiando l’infinita ricchezza
che non potrà mai avere.
 
Terra ferma,
sono i lineamenti della più bella donna
leccata dal mare,
illuminata dalla luce del sole
e coi capelli lunghi come il cielo;
è lo scrigno prezioso
dove sono conservate
le più grandi speranze
e i sogni
che si fanno ad occhi aperti;
è la voglia di abbracci e di sorrisi,
di pacche sulla spalla,
di parole di conforto.
 
I marinai guardano lontano
in cerca di qualcosa di diverso
che rompa la monotonia
delle onde del mare.
Gli albatros volano loro incontro
urlando incomprensibili
buone notizie.
 
Terra ferma
che compare da lontano:
è quella linea frastagliata
dove finisce il mare.
I cuori battono forte
all’unisono.
Gli uomini ridono,
le donne sospirano,
a qualcuno viene voglia di fumare.
 
Terra ferma,
adesso tutto ha un senso:
un viaggio,
il giorno, la notte,
un sogno o un incubo,
il temporale,
l’amore,
tutto ha un senso
solo perché finisce.

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