Scritto da © Ceccosa - Sab, 29/04/2017 - 19:28
Poeti, che della vita e degli uomini
avete declamato aspirazioni
suggestioni e sogni
e celebrato della natura
tutti i contorni:
svegliatevi!
Pittori, che col maestro tratto
avete riprodotto quanto
è stato detto, immaginato e fatto;
Cantori, che a buona memoria
tenete i fatti, restituendo tutto
con antefatti e storia;
Musici, che maestri siete
ad imitar natura e canto; che ogni cosa
col muover dell’aria disegnate;
Artisti tutti,
che con verità illusioni e sogni
rendete più sopportabile la vita
nutrendo al meglio i nostri bisogni;
Eroi, che con le sole gesta
migliorate il mondo
e di pensier ed estro
sicur, non siete meno
degl’anzidetti tratti:
svegliatevi!
Guardate come siam ridotti.
Scellerati;
ecco cosa siam tutti diventati.
Sozzo è il mondo:
privo di candide mura
è l’animo umano che di se stesso
non ha più cura.
Tornate quindi a noi
a impartir lezioni
mostrandoci di nuovo
della vita il bello.
Svegliatevi!
Avanzate allora
con la vostra insegna,
sfoggiate l’armi
delle arti vostre,
tornate ad educar
pensieri e gesta
andando a migliorar
le sorti nostre.
Svegliateci:
fate che col vostro estro
ognun si curi
e non lasciate più
che il ciel s’uscuri.
avete declamato aspirazioni
suggestioni e sogni
e celebrato della natura
tutti i contorni:
svegliatevi!
Pittori, che col maestro tratto
avete riprodotto quanto
è stato detto, immaginato e fatto;
Cantori, che a buona memoria
tenete i fatti, restituendo tutto
con antefatti e storia;
Musici, che maestri siete
ad imitar natura e canto; che ogni cosa
col muover dell’aria disegnate;
Artisti tutti,
che con verità illusioni e sogni
rendete più sopportabile la vita
nutrendo al meglio i nostri bisogni;
Eroi, che con le sole gesta
migliorate il mondo
e di pensier ed estro
sicur, non siete meno
degl’anzidetti tratti:
svegliatevi!
Guardate come siam ridotti.
Scellerati;
ecco cosa siam tutti diventati.
Sozzo è il mondo:
privo di candide mura
è l’animo umano che di se stesso
non ha più cura.
Tornate quindi a noi
a impartir lezioni
mostrandoci di nuovo
della vita il bello.
Svegliatevi!
Avanzate allora
con la vostra insegna,
sfoggiate l’armi
delle arti vostre,
tornate ad educar
pensieri e gesta
andando a migliorar
le sorti nostre.
Svegliateci:
fate che col vostro estro
ognun si curi
e non lasciate più
che il ciel s’uscuri.
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