Scritto da © woodenship - Ven, 11/09/2015 - 15:05
sorgente di protrusioni temporali
dolce voltati amor mio
sulle braccia bruciano le strie
sanguigni ghirigori d'impazienza:
farti mia fino ed oltre l'allungo dell'equinozio a settembre
vorrei/ se solo imparassi alfine
se soltanto arrivassi ad essere conscio
di quanto sappia fingere accerchiamento
la caoticità apparente del roveto non farebbe più paura
allora avrei imparato a non prenderlo di petto
bensì a scivolargli da aculeo ad aculeo
da frutto a frutto senza neppure spostarne rametto
con delicatezza di movimenti d'innata perizia
ragionevolezza deliberata dell'essere consapevoli
...è il nostro amarci
succo di mora
fin sul tuo seno
esondazione asprigna
arcigna la bramosia
tenebrosa
gelosia in cenere
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