Scritto da © Gerardina - Gio, 13/03/2014 - 14:37
La vita fa rumore
nel gioco del respiro
dalle narici l'aria fugge e va
negli abissi languidi degli umori.
nel gioco del respiro
dalle narici l'aria fugge e va
negli abissi languidi degli umori.
Parole sottovoce intervallano suoni
riconosciuti amati presi
e tenuti stretti
come lo sguardo tuo a confermarne il nome.
Sì, son io
la pioggia che ti coglie di sorpresa
nella corsa inutile al riparo.
Quel mare azzurro e verde,
che fa di te l'oriente capovolto
avvolto nella linea di confine.
Son io
la radura senza vento,
terra dal sapore delle arance e timo
origano selvatico tra grappoli di rossi appesi
nascondo il tuo piacere tra le fedi delle dita
mentre raggi caldi accarezzano la schiena.
Piccole gocce di rugiada mattutina
portano il conforto del tempo che si rinnova
come la promessa di vederti ancora
appena sveglia.
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- Blog di Gerardina
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