Scritto da © redazione - Gio, 08/11/2012 - 09:18
Laggiù è la piazza dove a quest’ora vive di spente vetrine fedeli
e i primi tre lampioni hanno in dubbio favole spente da difendere
nel cuore al suo turno di saper parlare tra le stampe giacigli dei barboni.
Confuse per ogni tetto alcune ore di sole nella scatola all’alba s’iscrivono
hanno radici in manette di purgatorio e di paradiso nel chiederci notizie.
Anche lo sguardo è in maschera e a capo chino il silenzio in rumore
quel sempre deserto per gli inganni oltre i vetri spessi raggi che infiammano
dove è quasi assurdo tentare le ombre che sono la vita in attesa e le disegna.
In continuità da non mancare.
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