Scritto da © Max - Gio, 18/10/2012 - 08:03
Supera la mia fragilità
quella dei rami (incoscienti),
il ritmo (traslucido) di gemme
che dondolano (inanellate),
il volo spezzato e cieco.
quella dei rami (incoscienti),
il ritmo (traslucido) di gemme
che dondolano (inanellate),
il volo spezzato e cieco.
Supera la mia fragilità
quella dell’alba (cristallina),
la scia (ballerina) di foglie incolori,
il grido che attanaglia il silenzio.
quella dell’alba (cristallina),
la scia (ballerina) di foglie incolori,
il grido che attanaglia il silenzio.
La mia fragilità s’illude,
restia ad attendere il domani,
scivola tra le mani (trasparenti),
corteggia profili di corpi,
è sazia del dolore che sconfina.
restia ad attendere il domani,
scivola tra le mani (trasparenti),
corteggia profili di corpi,
è sazia del dolore che sconfina.
Supera la mia fragilità
la richiesta (accennata e smorzata),
il buio di una domanda (appannata),
il fugace spavento che si acquieta.
la richiesta (accennata e smorzata),
il buio di una domanda (appannata),
il fugace spavento che si acquieta.
La paura è l’incognita (accennata),
e supera la mia fragilità.
e supera la mia fragilità.
(Gent.ma Manuela, pensa che possa averla sfrondata abbastanza? Ho gradito il suo consiglio, ma non so se ho raggiunto lo scopo. Chiedo il suo esperto parere.)
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