Scritto da © selly - Sab, 16/06/2012 - 11:03
Mi cammina ancora Avignon
Ai vuoti lasciati aperti di porta in porta
fa tremare le strade con la sua storia alle spalle
Si strofina gli occhi su balconi fioriti
e il groviglio dei rami è un solletico ai vetri accostati
Da qualche parte si sveglierà la città,
appoggerà il collo al tronco di un ponte
mentre la nebbia smuoverà le vene agli artisti
Ed è un ricordo il tuo volto
- come dipinto alla piazza del castello -
Sfoggiavi il bianco di pietre in cerca di sole
e leccavi un mistral che sapeva di polvere e miele
Solo un dettaglio dell'iride si accorse di me
E fu per sempre che crollammo al destino della carne
con noi dentro mura di pane
E fu per sempre che crollammo al destino della carne
con noi dentro mura di pane
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