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8- Il ricordo di te

Ti racconto di me la storia più vera, quella che non traspare e che sempre mi costringe a confidarti il mio intimo.Faccio appello ad un nostro momento così intenso e così difficile che ti ha svelato chi sono.Si e' ripetuto ciclicamente con chi ha davvero diviso il giorno e la notte ed ha intravisto il vero.Sono passati gli anni e, credimi, più di quelli che mi auspicavo e le sensazioni e i desideri ancora si palesano uguali e prepotenti.Voglia di sapere, di vivere e conoscere fa parte di noi.Amare così intensamente da sentirsi lontani ovunque si posi lo sguardo.Avere dentro il mondo e la vita da rimanere, a volte, totalmente paralizzati.Sovrastata da un bene più grande e più forte che si e' fatto forza trainante per superare ciò che allo sguardo umano appariva insopportabile.Ne ho cercato l'origine e ho temuto il suo termine ma, credo non ci sia.Riprendo un dialogo così umanamente incomprensibile ma che rappresenta le fondamenta della nostra casa.Dando a tutto il vissuto una simbologia riscontrabile nel quotidiano, mi diventa più facile raccontare la vita, la nostra.Tornando indietro, sfogliando il passato, capisco il valore di parole pronunciate senza supponenza quasi con leggiadria,che restano pietre miliari.Persone diverse in fortezza e atteggiamenti, hanno contribuito alla comprensione,muovendosi come pensieri nel silenzio. Vite parallele abitano il passato ed il futuro e nella successione incessante dei giorni, svelano similarità.Cercando sempre e mai dimenticando l'insegnamento del sacrificio, convengo nella convinzione che il mondo può essere piccolo e ci si può ritrovare. Altre sembianze vestono l'anima e ricomincia la vita.Passaggi importanti per rinverdire il valore di poche lettere.Umori contrastanti ci rendono simili a navi in tempesta ed e' solo la fortezza che ci può salvare.Ognuno di noi ha ed avrà di questi momenti ma non e' solo la sequenza di svariati ricordi a narrare la durata della vita, piuttosto quanto quegli accadimenti ne hanno modificato il corso/il senso.L'epilogo non sta solo e sempre nella deriva e se anche fosse, può divenire occasione per il nuovo e lo sconosciuto.Potrei citare esempi encomiabili, che sono e resteranno moniti importanti ma, senza scomodare chi e' già così degno di merito, rivolgo lo sguardo a chi, nel suo piccolo,governa un guscio in balia del ruscello.Nessuno sa, nessuno applaude eppure vive il giorno come una conquista e il risultato e' la vita che trionfa.I bambini a volte (e vorrei dire spesso) ci insegnano come si può sorridere davvero in mezzo alle privazioni. Forse e' il premio per la loro innocenza, il candore dell'amore disinteressato e vero, che e' capace di umiliare il nostro essere grandi.Occhi come finestre, spalancati sugli adulti.Un dialogo con la coscienza del mondo che e' in grado di atterrare un gigante.Parole e semplici gesti, frutto di verità e non di sapienza appresa, giocano la partita più importante. Noi sugli spalti, a volte immobili e troppo vigliacchi,abbassiamo lo sguardo e rimaniamo muti al cospetto del coraggio. Ripenso a te, che giochi con me sulla sabbia e mi confidi ciò che ti aspetta. Eppure il gioco era vero come il morbo nel tuo sangue ma il sole e la sabbia erano un richiamo più forte della sera per la nostra eta'.Mi hai fatto custode del tuo pensiero e non ricordo paura o tristezza, solo consapevolezza.Li',vita e morte si sono incontrate,due facce dell'infanzia che non scordo.Come sapevi tu, sapevo io e tutto sembrava normale.La gioia che oggi ha preso il posto tra le tue stanze, ha finalmente rinnovato il significato di futuro.Comincia in quell'epoca l'incontro di tante anime che vivono e mi rammentano l'infanzia.Ricordo di te che mi chiami nel sonno per avvisarmi che te ne vai.Ti conosco così poco e i miei anni stanno ancora in due mani,quindi non discerno se sei ingombrante o magnanimo ma, poco importa quel che sento, hai scelto me.Ricordi nitidi di un tempo che non c'e' più non sbiadiscono e il viaggio continua.Vivo gli affetti che fanno crescere,gioco,mi diverto ed ho paura come tutti e mi ritrovo su un treno,seduta accanto a te,che non conosco affatto, senza capire.Ti accarezzo e tocco il dolore,quello vero, quello che si vede.Non so che fare per aiutarti,ovunque mi giro c'e' una voce o uno sguardo che chiama e implora.Io, nessuno in mezzo a voi,sono oltre il tempo della mia eta'.Inesperta, impreparata, dialogo anche con te che non sai reggerti e nemmeno articolare il suono che sia anche vagamente simile ad una parola eppure so ciò che desideri e mi chiedi.Provo ad accontentarti nell'illusione di soddisfare quella piccola esigenza del momento.La pioggia che qui sovente cade, sembra voler rendere più complicato il giorno ma il tempo per pensare a me non resta e crollo come un cencio nell'angolo di uno scompartimento.IL ritorno non e' così scontato per tutti ed e' impensabile anche ipotizzate che una manciata di giorni vissuti così, non cambino chiunque.Mi tuffo nella vita, chiedo spazio fino oltre oceano, la' il sole e' certezza e lo reclamo. Esaudita! Un mondo diverso, diametralmente opposto come esperienza, per durata ed intento, mi fa conoscere, distrarre e vivere il futuro. Situazioni paradossali ma prive di alcuna malizia mi sorprendono, facendomi sentire diversa.Sembro grande, magari lo sono ma,davanti ai tuoi occhi severi,che tanto mi hanno amata,non so nascondere le lacrime copiose.La tua rabbia e' al pari del vuoto che sento dentro perché il mio bene e' già con te e non si rimpiazza con altro.Allargo le spalle per sopportare anche questo e procedo.L'alternanza degli eventi si sa, vede il buono e il cattivo in altalena e fiduciosa sorrido ai giorni che incontro.Nuova vita, nuove cose,città diverse.Due vite parallele.Come se una dovesse aiutare l'altra a sopravvivere ma, non trattandosi di compartimenti stagni, gli effetti degli eventi di una, non tardano a raggiungere anche l'altra.E riscopro ciò che già sapevo, soffrendo con maggior consapevolezza.Entro ed esco da più porte e quel velo sul cuore resta.Imparo una lingua così diversa dalla mia cultura che mi affascina e non so spiegarti cosa provo.Seduto sul pavimento con me, fai un'analisi lucida di me ma, ignorando i preamboli, ci riesci a meta' e ti senti sconfitto per questo, pagandone un caro prezzo.Occasioni più disparate si presentano nel medesimo frangente e tu, bambino di allora, riappari come scherzo del destino a squinternarmi di nuovo gli equilibri.Un fiume in piena di idee, entusiasmo ed esperienze,travolge ogni cosa e la vita accelera a dispetto di ogni mio desiderio.Dividiamo passioni del nostro singolo vissuto ma, il tuo pesa e fatico a chiudere in una valigia la ragione.Sei lo spirito di avventura che consente all'anima di volare negli angoli del mondo che tu hai vissuto.Unificando desideri ed esperienze, parliamo più lingue, spingendoci oltre.Ma anche tu mi sei simile e sai che la sensibilità arriva anche dove non immagini e l'amore fa miracoli anche da solo.Un mezzo qualsiasi, un'occasione imprevista,ti rende capace di sorprendermi.E mi ritrovi qui, al mio posto, di vedetta sulla vita che cresce, ad aspettare un ritorno.Alterchi importanti, provocati da altrui volere, minano la serenità ma la necessita' ci vede sempre far fronte comune e gli anni raddoppiano nelle esperienze.Insegnamenti e sentori allevano un domani di progetti.Iniziative e ragione convivono e il bene e' così forte da farci difendere gli affetti con le unghie e con i denti.Mescolandoci,abbiamo appreso ed insegnato e ancora accade.Tempo che non ha ore,giorni e mesi, diventa così intenso, che la pluralità dei miei ruoli e dei tuoi, fa apparire normale ciò che forse per altri non e'.Nel vortice, il punto di calma diventa il desiderio di un luogo dove tutto si placa e la mano posata sul petto, avverte il calore di un ritmo finalmente sereno.Confidenze importanti,scambiate da lontano, si realizzano molto dopo le nostre parole.Pensieri sussurrati a mente,si rinnovano con più frequenza,astraendoci dal comune pensare.Sempre fuori dal tempo, quasi anacronistici, a nostra insaputa viviamo già il futuro che oggi sembra il nostro passato.Situazioni umane indicibili e sentimenti profondi ci fanno vivere tutto con più intensità e il tuo passato più remoto,diventa il racconto di una storia che si fa più vera quando il tuo desiderio si trasforma in esigenza.Quando hai provato la solitudine del primo affetto vero, non sono bastati i ricordi e le persone accanto, hai sentito l'esigenza di affidarmi insegnamenti e compiti, frutto di ripensamenti e desideri inattuabili nello spazio di tempo così piccolo che ci restava.Lontani per esigenza,abbiamo cercato di difendere posizioni inconciliabili con gli eventi.Mi sono sempre proposta di tenere fede alle promesse e di certo so che in una ho mancato. Schivando giustificazioni che non hanno fondamento, posso affermare solo oggi, che i tempi non erano maturi e mi hanno imposto soluzioni diverse. In lotta con il promesso e l'inattuabile,  chiedo la tua comprensione anzi, la vostra.          

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