Scritto da © Elisa Anastasi - Mar, 17/04/2012 - 18:49
Ti osservavo avanzare da dietro il vetro
Di una casa che non mi appartiene.
Il tuo incedere lento e silenzioso
Quasi distratto
Quasi per caso
Ma dritto verso la tua meta.
Il bagliore di un’alba
Che non ti colpiva.
Il colore di un giorno nascente
Non ti illuminava.
Ma tu forte e sicuro
Andavi dritto alla finestra prescelta.
Ho cambiato prospettiva
E ho guardato da dietro un altro vetro.
Lì c’erano i colori che amo
Sullo sfondo di un cielo innocente.
Lì nessuno avanzava con passo lento verso di me.
I due vetri erano vicini, ma divisi.
Le due finestre avevano panorami differenti
E io lì in mezzo con un occhio su uno
E un occhio sull’altro.
I due scorci mostravano un mare calmo
E il mio respiro non era affannoso.
Io non avevo timore,
c’era la casa a proteggermi.
Nessuna intenzione di aprire le finestre.
Il vetro era la mia difesa
E tu, fiero, lento e bianco questo lo sapevi bene.
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