Scritto da © Stefania Stravato - Gio, 08/03/2012 - 20:52
in questo ovunque, si va
io e te, scivolando l'ombra dei fianchi
sui flutti, di aria dispersa
come foglie, d'acqua
accese, di cristalli, e fiamme a scaglie
in faccia al neroblu
che si svolge, a fiato di spini e cenere
e risalite di ghiacci e poi, si apre
reciso, da un chiaro d'alba
che sanguina, lo spasmo
teso, ad arco
nel riverbero di un istante
e trapassa il petto, di eterno.
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