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Jon Krakauer - Nelle terre estreme

 
 
 
 
Nelle terre estreme

EDIZIONE: Corbaccio, Collana Exploits, 2008 TRADUTTORE: Ferrari L., Zung S.

TRAMA E COMMENTO

Ho appena finito di leggere “Nelle terre estreme” di Jon Krakauer, libro da cui è stato tratto il film “Into the wild” e che parla delle peripezie di Chris Johnson McCandless/Alex Supertramp. Questo libro, a differenza di quel che si può credere, non parla di montagna ma più semplicemente narra della vita, della ricerca della libertà, della famiglia coi suoi mille e più contrasti. La lettura risulta molto piacevole, scorrevole e ogni pagina invita a leggere quella successiva trascinando il lettore in una sorta di trance narrativa. Jon Krakauer per la scrittura del romanzo si è basato sulle testimonianze delle persone che han incontrato Chris/Alex, sulle parole dei suoi genitori e della sua famiglia, sul diario scritto dal giovane durante la sua avventura. Ne risulta un personaggio affascinante, contrastato, chiuso peggio di una cassaforte ma più aperto del cielo allo stesso tempo, un romantico e sognatore ma anche una persona pratica e di grande intelligenza. Una persona dotata di un fascino intellettuale notevole, capace di parlare per ore di libertà, della soggezione dell’uomo al sistema, di come il consumismo eroda l’animo dell’essere umano.
A tratti leggendo il libro mi è sembrato quasi di parlare con Chris/Alex, merito dell’autore che grazie anche alle sue esperienze di vita è riuscito a intrappolare nella parola scritta una vitalità inattesa. Questo è un libro semplice, schietto, a tratti oserei definire grezzo per come i concetti essenziali del viaggio del protagonista sono stati riportati in maniera brutale come se lo scrittore volesse sbatterteli in faccia senza troppi complimenti. I concetti esposti sembrano quasi banalità, cose scontate, talmente scontate che tante persone neanche provano a mettere in pratica perché han paura di infrangere le regole della loro quotidianità fatta di apparente perfezione. Il messaggio del libro è talmente bello, forte, ogni parola è intrisa di quella fatica, sudore ma anche soddisfazione che Chris/Alex ha sentito sulla sua pelle durante il viaggio.
Ma è anche un libro che parla dei contrasti fra figli e genitori e di come quei contrasti vengono tramandati di padre in figlio, di generazione in generazione, quasi come fossero scritto nel DNA della persona. Eppure basterebbe poco, basterebbe solo più comprensione, più ascolto da parte di entrambe le parti per risolvere questi problemi. La famiglia, oltre alla ricerca della libertà è il tema centrale del libro. Forse più che la famiglia in sè, sono le persone la centralità dell’intera opera, i rapporti che si instaurano e di come l’amore, la felicità non derivino dall’isolazionismo voluto e imposto ma da tutt’altro… c’è una frase che riassume tutto il libro secondo me ma lascio il piacere di scoprirla al lettore perché ognuno può leggerci un sacco di sfumature ma in ogni caso penso che quella frase è la centralità dell’esistenza dell’essere umano. Una frase che può sembrare di

una scontatezza assurda, ma che messa in pratica costa una fatica inimmaginabile.
E’ una lettura che consiglio a tutti e anche se potrebbe non piacere lascerà sicuramente uno strascico all’interno del lettore. Chi legge non deve spaventarsi se il libro parla della vita in se, credendolo un argomento trito e ritrito ma, invece, andare avanti e scoprire quante analogie può avere con Chris/Alex. Perché qui non si parla solo di irruenza giovanile ma di qualcosa di molto più profondo, di un sentimento che permea l’essere umano da quando nasce fino a quando muore, di una passione mai doma dentro ognuno di noi.

COLONNA SONORA DEL FILM

Le musiche del film sono state scritte da Eddie Vedder in collaborazione con vari artisti. Non conosco la storia della stesura delle canzoni, mi limiterò semplicemente a riportare le mie impressioni….

Il primo ascolto dell’album è stato difficile perché tutte le canzoni sono ruvide, schiette, quasi ti vogliono prendere a pugni in faccia. A parte la track che girava per radio “Society” il resto delle canzoni l’ho trovato di difficile ascolto. Eppure quando ho cominciato ad ascoltare meglio, a comprendere i testi ho scoperto canzoni di una profondità tale che raramente mi è capitato di sentire. Nessun dettaglio lasciato a caso, nessuna banalità nei testi…solo il vorticoso abbraccio e contrasto che ogni persona vive ogni giorno della sua vita in questo mondo. La voce di Vedder accompagna per mano ognuno di noi attraverso le avventure di Chris/Alex, attraverso i suoi successi e le sue delusioni, attraverso tutto il suo viaggio risultando carica di emozione. Questo è un album particolare che non va ascoltato sempre ma in determinati momenti, in quei momenti in cui più che mai abbiamo bisogno di fuggire, di scappare da tutto quello che ci circonda per ritrovare noi stessi, la nostra essenza. L’asprezza e la ruvidezza della chitarra, la brevità dei testi delle canzoni fanno apparire quest’opera più che mai concreta, volutamente incentrata su determinati aspetti e priva di inutili orpelli estetici. Non troverete assoli tiratissimi, virtuosismi canori o rockstar truccatissime e desiderose di visibilità. Qui troverete soltanto un cantate con una chitarra in mano che vi invita ad ascoltare una storia di vita e nulla più. Mi piace pensare che troverete un uomo che credo non sia rimasto indifferente alle avventure di Chris/Alex e che queste gli abbiano lasciato un segno profondo nel cuore.

AUTORE E RIFERIMENTI

Alcune informazioni su Jon Krakauer:
- Jon Krakauer

Alcune informazioni su Eddie Vedder e i Pearl Jam:
- Pearl jam

Info sul film “Into the wild” :
- Into The Wild
- Into The Wild #2

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