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Ivana Candellero

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Festa del cioccolato

 

Oggi e domani c’è la festa del cioccolato, per me è una dura tentazione da combattere.
Se avessi una cioccolateria vorrei fare un piccola opera d’arte , preparerei una copia in cioccolato del mio amato gatto Indi e la poserei in vetrina alla vista di tutti i passanti. L’idea sarebbe di usare il cioccolato fondente per rappresentarne il suo morbido pelo nero mentre le orecchie le farei di cioccolato bianco ed utilizzerei il pistacchio per gli occhi che sono verdi ! l’opera sarebbe a grandezza naturale quindi potrei offrirlo a Serena , Claudio a parenti ed amici ,io però non lo mangerei.
Il cioccolato è di origine azteca, in Messico c’era già prima della venuta di Cristo, poi gli Spagnoli lo hanno portato in Europa. Mi sembra che sia arrivato in Italia grazie a Cristoforo Colombo che viaggiava per gli Spagnoli. Nell’Ottocento aprirono molte fabbriche di cioccolato anche se inizialmente potevano permetterselo soltanto i ricchi ,più tardi divenne una bevanda per tutto il popolo.
Ora si trova in vendita ovunque : supermercati, negozi specializzati e vere e proprie boutique perché la varietà è infinita, dalle barrette ai cioccolatini finissimi con un assortimento di gusti enorme ,basti pensare che c’è perfino quello al peperoncino!
Questa festa è bellissima verrebbe voglia di mangiarne in quantità enorme infatti quando si apre una scatola di cioccolatini la si divorerebbe in cinque minuti ,ma le tentazioni a volte si combattono anche solo chiudendo gli occhi, almeno per me è così, in fondo il cioccolato è così buono che ci fa sognare…

 

 

Musica classica

 

Per chi non lo sapesse, i gatti amano molto la musica classica. Quando non trovavo Indi, che era nascosta in qualche stanza, usavo  una suoneria del mio telefonino: Sinfonia numero 40 di Mozart e lei saltava subito fuori.
I gatti amano anche Strauss. Indi una sera mi ha spaventata perché era immobile ad ascoltare la musica, quando è terminata ha protestato a modo suo. Come? Ha cominciato a rifiutare  le coccole, a rovesciare la sabbia della sua lettiera, a fare i capricci per il mangiare. Così ho riacceso la musica e la pace è tornata.
Se tutti i gatti del mondo potessero andare ai  concerti, ci sarebbero più intenditori di musica classica. I gatti riconoscono il bello della musica classica. Gli uomini spesso non sanno farlo ed è per questo che abbiamo molte cose da imparare dai nostri amici gatti. 
   Per oggi vi ho già messo due episodi di INDI
                                                                                Ivana Candellero
 

 

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