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Eros (Cupido)

L'amore (Eros) per crescere ha bisogno di essere corrisposto (Anteros).
Cupido secondo BOUGUEREAU

Eros (Cupido per i Romani), era il dio dell'amore.
Nella Teogonia di Esiodo, Eros è considerato come un dio creatore, il primo dio, nato dal Caos primordiale contemporaneamente a Gea; senza lui nessuno degli altri dei sarebbe sorto. Dal VI  secolo prima della nostra era è, innanzitutto, il dio della passione; per questo attributo, ha ispirato quasi tutti i poeti e gli artisti.
Più tardi, si concordò nel vedere in lui il figlio di Afrodite e di Ermes (o di Ares) Secondo altre fonti più recenti sarebbe i figlio  di Iride e del vento d'Ovest (Zefiro).  
Eros era oggetto di un culto particolare a Tespie in Beozia , dove si celebravano, ogni quattro anni in suo onore, delle feste dette Erotidie.

Il nostro dio era un ragazzo turbolento che non aveva alcuna considerazione per la sua età né per le situazioni nelle quali agiva. Volava con ali d'oro e tirava le sue frecce a casaccio.

Ecco alcuni episodi inerente Eros:

Venne associato anche a Psiche, e si diede a questo mito un significato simbolico. Il suo amore per Psiche fu osteggiato da Afrodite con ogni mezzo ed ebbe esito felice solo per l'intervento di Zeus, a patto che Eros da allora innanzi gli procurasse le fanciulle più belle.
Eros - Musei Capitolini
Racconta una leggenda che un giorno Afrodite si lamentò con la dea Themis del fatto che il piccolo Eros non crescesse, così la saggia dea le rispose che il bimbo non sarebbe mai cresciuto finché non fosse giunto l'amore di un fratello. Afrodite si unì ad Ares e generò Anteros, da quel momento i due fratelli crebbero insieme, ma ogni volta che Anteros si allontanava da Eros, quest'ultimo ritornava fanciullo.
Questo mito insegna che l'amore (Eros) per crescere ha bisogno di essere corrisposto (Anteros).
In occasione di una passeggiata, Afrodite ed Eros furono sorpresi dal drago Ladon. Fuggendo, furono fermati dal corso dell'Eufrate in piena. Minacciati dal drago, Afrodite pregò Zeus di aiutarli; due pesci emersero delle acque collegati da una fune.  I due saltarono nell'acqua e si appesero alla fune raggiungendo l'altra riva senza danno. Per ringraziare i pesci, Zeus li mise nella costellazione dello stesso nome.
Eros pensò di uccidere il gigante Porphyrion, figlio Gaia, e gli scoccò una freccia colpendolo al fegato, cosa che trasformò la sua collera in desiderio ed il gigante tentò di violentare Era. Fu fulminato da Zeus ma rimase soltanto ferito e si sollevò; Apollo gli scoccò allora una freccia nell'occhio sinistro ed Ermes lo colpì con una freccia nell'occhio destro o fu ucciso da una freccia scagliata da Eracle (Ercole).

-Amor Vincit Omnia - una rappresentazione del dio dell'amore, Eros. Caravaggio, c. 1601-1602.
Amor Vincit Omnia  una rappresentazione del dio Eros. 
Caravaggio, c. 1601-1602.

 

dal sito: http://www.tanogabo.it/mitologia/greca/eros.htm

 

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