Gianfranco
Aurilio


Poesie

Un inverno lontano da te

Aspetterò
che si sciolga
la neve
per ritrovare
il nostro fiore,
che si schiudano
le rose
per guardarle
insieme.
Conterò
i giorni
e ogni attimo
di essi.
Cercherò
una scusa
per non pensarti
anche di notte.
Lascerò
che le stelle
mi raccontino
di te.
Ascolterò
la Luna
pronunciare
il tuo nome
e a ogni battito
di ciglia
ti sarò un istante
più vicino.

Amami

Amami
con la forza del leone
e la dolcezza del cerbiatto,
con la passione di un giovane
e la saggezza di un vecchio.
Amami
con l’impeto di un uragano
e la serenità di un ruscello,
col calore di una mamma
e il desiderio di un bambino.
Amami un minuto
una notte
una vita.
Amami sempre
solo adesso
ogni volta che vorrai.
Amami comunque
ma amami.

Nostalgia

Sol chi amor
conosce
nostalgia prova
e il cuor
si strugge.
E come un gabbiano
che dal vento
trasportar
si lascia
se non rivedessi
il mare
morir vorrei.

Vendemmia

Canticchiando vanno
le giovinette
al levar del giorno,
per i filari
carichi d’uva
e d’asprigno profumo,
che le narici impregna.
Su e giù
per i lunghi viali,
tra una chiacchiera
e uno sberleffo,
tra una storia
e una risata,
tra un piantarello
e un giocherello,
il ticchettar di forbici
a mo’ d’orchestra
risuona.
Solo al crepuscolo,
le agili mani stanche,
le linde vesti sporche,
a riposar
s’apprestano,
il vociar
si spegne,
la notte
cala,
la campagna
dorme.

E ancora ti vorrò

Passeranno gli anni
sgretolando quel poco
che sfuggente
di noi rimarrà,
passerà giovinezza
cancellando lo splendore
di quel tempo andato,
passerà la voglia di svegliarti
col profumo di una rosa,
di rincorrerti
tra i salici piangenti,
passerà la sera
senza desiderare il mattino,
passerà tutto
senza desiderare più niente

e ancora ti vorrò.