Povertà: come pensarci | ferdigiordanoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Corali

Povertà: come pensarci

Tanka_italiano
Care e cari Rossovenexiani,
sono in questa pubblica pagina a proporvi una "corale" con tema "Povertà: come pensarci". Alle Vostre intelligenze non manca accorgersi dove tenda il gioco di parole del titolo, alla mia piccola parte pensante è toccato immaginare una formula davvero complicata per mettermi alla prova: il Tanka, componimento padre del "Haiku" e arte in cui ho apprezzato molti di Voi eccellono.
Come se non bastasse, e non volendo rinunciare a dimostrarmi inadatto frequentatore della osteria letteraria italica, ho voluto capire quanto fosse possibile sposare l'uso giapponese con la tradizione italiana, utilizzando le rime (ognuno può scegliere il suo schema, io per cominciare ho usato ABA BB). Ecco il Tanka Italiano (vergognosa questa, in luogo del più famoso "Mambo italiano": sono impresentabile, è vero!) Non so se esistano altre esperienze del genere, però credo si possa tentare... e se non ce la facciamo, chi se ne xxxxx!, pubblicate come Vi viene (mantenendo lo spirito nipponico appagato, comunque).
Ho disegnato la copertina (che presento) e l'impaginato completo (lo vedrete e potrete scaricarlo a lavoro finito), quindi produrrò l'e-book al termine delle pubblicazioni (06/01/2017).
Ricordo che: 
Il tanka (letteralmente, in giapponese, "poesia breve") è un componimento poetico d'origine giapponese di 31 morae. Nato nel V secolo d.C., grazie alla sua versatilità e alla pratica ininterrotta, non ha subito variazioni nel corso dei sedici secoli della sua storia. A partire soprattutto dal XVII secolo, i primi tre versi iniziarono ad essere usati come una poesia a sé, dando così vita all'haiku.
Struttura:
È formato da 5 versi di 5 e 7 morae così disposti: 5, 7, 5, / 7, 7.
È diviso in due parti: i primi tre versi formano il kami no ku (strofa superiore), 
gli ultimi due lo shimo no ku (strofa inferiore); le due parti devono produrre un effetto contrastante.
(fonte: Wikipedia)
 
Buona partecipazione.
 
 
A Voi (come promesso) il PDF "Tanka Italiano" scaricabile da questo indirizzo: 
https://drive.google.com/file/d/0B-7E4eaE6EfAZU1aZ1RCM1plY2c/view?usp=sh...
 
Per prenderne visione, o stamparlo, prima che Ande lo inserisca nella sezione opportuna, basta cliccare sul link, oppure copiarlo  ed incollarlo nella barra degli indirizzi del Vostro browser.
.
Grazie agli Autori che hanno composto, o solo letto, le Opere qui presenti.
A bracci e bacci.
Ferdi
 

 #
Trenta petali
La Damascena è nuda
nell'agonia
 
Sotto tante palpebre
sperdute per il mare
 

ritratto di nickandclick
 #
Ossute mani
aiuto richiedono
Invochi cibo
 
Non è di pane il bene
ma cuore spalancato
 

ritratto di Sara Cristofori
 #
è bianco il velo
intatto della neve
pietoso copre
 
crudele invece uccide
senza rimorso alcuno
 

 #
Entra povertà
povertà di spirito
poca la beltà
 
vorrebbe dirsi fato
ma smentito è d'un fiato
 

ritratto di Sara Cristofori
 #
spero una stella
a cadere dal cielo
nella notte blu
 
ho un solo desiderio
mi dovrebbe bastare
 

ritratto di shadow58am
 #
T’hanno rubato
l’ultima tua speranza
quegli infami
 
Non resta che vivere
di baci e carezze
 
 

ritratto di Grazia Denaro
 #
Tempo remoto
ricordi imperfetti
si dissolvono
 
Armoniose sinfonie
ritorni di pensiero
 
 
 

ritratto di Grazia Denaro
 #
Terra amara
ferita lacerata
dl freddo marmo
 
Accende la tua luce
la fulgida parola
 

 #
Fame e bisogni
indifferentemente
lasciano segni.

 

Tanto, troppo ingente

il danno che non senti.

 

ritratto di Eleonora Callegari
 #
Anima piange
versi assenti poeta
logora neve.
 
Stolta bocca recita
verbo futile vento.
 

ritratto di Eleonora Callegari
 #
Pane avaro
solo briciole ghiacce
dal cielo bigio.
 
Rinfuoca il camino
la carne succulenta.
 

 #
Redistribuire:
a ciascuno un pane
più che ad un cane
 
purulenta la piaga
di giustizia mai paga
 

 #
Come viverci
mangiando frutti marci
inopia è starci
 
degrada disanima
incapiente l'anima.
 

 #
Suole di calce
dal vissuto misero
d'acqua le calze
 
Già fuori dal novero
si rotola per balze
 

ritratto di Sara Cristofori
 #
rimbalza scura
dal nulla all'occhio spento
senza risorse
 
soltanto una vetrina
ti mostra luci e cibo
 

ritratto di Nievdinessuno
 #
 
 
 
Povertà: ti cercherò sotto il letto
così da svendere tumori
al cavo opposto di una flebo.
 
Cellule in una tasca
che Dio non ha pagato.
 
 
 
 

 #
Sempre le braccia
prive di fratellanza
sono minaccia.

 

Dar loro importanza

fa bene abbastanza.

 

 #
Così animale
strato su strato il Natale
gelo mortale
 
In boutique insudici
l'abito dei giudici
 

 #
Al viso terreo
che t'allunghi cappello
nulla di etereo
 
al mondo suona appello
ed ogni no è un libello
 

ritratto di selly
 #
 
non ti voltare
se poi non vuoi vedere
né ascoltare
 
è un urlo di pancia
la fame alla bilancia
 
 
 
 

 #
A rimostranza
se in cielo non s' ha stanza
sassi a oltranza
 
frontiera alla vetrina
bastasse monetina
 

 #
Devo speranza
quando il cielo prende
tanta distanza.

 

Il cielo che pretende

si salga se non scende.

 

 #
"Ho fame prego!"
elemosina chiede
sotto il protiro.
 
Mollandogli un decino
pensi:"Chissà s'è vero?"
 

 #
Tozzo di pane
chiedeva l'uccellino
sul ramo secco.
 
"Che bel canto!" ammirava
chi mangiava il tacchino.
 

 #
Pane e salame
sognano nella fame
immagini di pasti.
 
Saziano crapuloni
le imbandite tavole.
 
 

 #
La fame nera
blocca la digestione,
salse danzano.
 
Succulenta visione
riempie lo stomaco.
 
 

 #
obolo pronto
stringeva nella mano
pane da dare
 
moneta che rotola
caduta nella grata.
 

ritratto di Eleonora Callegari
 #
Brina la notte
tesa la mano gela
l'occhio è triste.
 
Fiamma Natale stoici
volti lumi festanti.
 

ritratto di Eleonora Callegari
 #
Brina la notte
tesa la mano gela
l'occhio è triste.
 
Fiamma Natale stoici
volti lumi festanti.
 

ritratto di shadow58am
 #
Sullo spigolo
mi aspettavi vinta
eri bocciolo                                    

 
A te lasciai un manto
e tu un dolce canto
 

 

ritratto di Sara Cristofori
 #
niente rimane
delle antiche vestigia
solo terrore
 
qui il mondo si fa schermo
solo con cinque dita
 

ritratto di Sara Cristofori
 #
.
 

 #
La rosa freme
ma non il vento teme
se pure preme

 

la nudità del seme

che all’addiaccio geme.

 

ritratto di selly
 #
 
gela il giorno
se i muri s'alzano
senza ritorno
 
metterò calda mano
all'essere umano
 
 
 
 

 #
Livia • 24 minuti fa
 
a sud del vento 
bocche vuote di pioggia 
muto lamento
 
a nord di giovamento 
la morale s’appoggia
 
 
 

 #
Sii come foglia
che dà fiato a radici
non le artiglia.

 

Diamoci gioia, dici,
la carità fa felici.

 

 

 #
Sono povero
quando questa camera
è tuo impero.

 

Mi soccorre libera

aria come desidero.

 

ritratto di Lorenzo
 #
Sono povero
quando questa camera
è tuo impero
 

Mi soccorre libera

aria si desidera
 

ritratto di erremmeccì
 #
orgoglio cupo
necessità incombente
ruvido sguardo
 
sono fredde le mani
distratto il cenno- vedi.
 

ritratto di Lorenzo
 #
Nodo d'ulivo
disagio della vita
groppo nativo
 
mi sembra un eremita
raccolta garantita
 

 #
Sono nato là
su gelidi gradoni 
trovando pietà.

 

Il marmo s’appassiona

quando la gente dona.

 

ritratto di Lorenzo
 #
Sono nato là
su gelidi gradoni
trovando pietà.
 
i marmi degli androni
son simili a bastioni
 

 #
Grazie, Lorenzo, per avermi consentito di notare il refuso. Correggo.
 

ritratto di Lorenzo
 #
:)
 

 #
Cinque decimi:
posso donare questo
ai più prossimi.

 

Ma non basta il gesto,
darò anche il resto. 

 

 

 #
Occhi nel vuoto.
Mani nude cercano
carità ignota.

 

Le ricchezze parlano

di vuoti che costano.

 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 3991 visitatori collegati.