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cose così

O

 

Ma certi amori li disegnò Giotto ?
Pensaci bene.
Dov'era l'inizio , dove sarà la fine ?
Si potrebbe impazzire
a girarci intorno.
 
A noi ci vengono cerchi alla testa
e non sono aureole.
 
Forse , nei gironi di ieri,
tu ti chiamavi Paolo
e io Francesca.

 

 

In questa sera di buio

Questa sera guarderò le stelle una ad una … cercherò di coglierle, per donarle, come si fa, con i fiori di prato. Le poserò sulla tua pelle morbida e con le dita cercherò il piacere in ogni parte del tuo corpo….Consumerò i miei occhi e le mie labbra….in questa sera di buio

Odo Tinteri

Mammiferi de tera

Mammiferi de tera,
chi sta a volà, quelli a notà
tranne che er pipistrello
io penso che ci’asomiamo
quanno che se fa notte
 
e puro i ragni
o quell’impenitente der serpente
ma me voj dì i’uccelli sempre n’volo
comm’ hanno a fa:
a’ pittima minore?
 
 

tirami

tirami
sulla parte sinistra del cuore
quando albeggia e senti freddo
al pensiero del giorno
 
il danno al buio
già corrompe la colla alle palpebre
 
la notte non è cieca
e non divide

certi sogni che nascono siamesi

Panorama

si tuffa Febo nel sanguine là in fondo
e scure punte come lance pungono
l'orizzonte su e giù per le colline tonde
piccole luci al serotino calmo richiamo
ad una ad una come lucciole spuntano
dai muri delle case nell'agro sparse
illuminano il desco consueto preparato
seppur muto il vento raccoglie e porta
storie e facezie del travaglio usato.

croce e delizia

 

Piovvero carezze
disciolte tenerezze e meraviglie
in quell'inverno di zucchero bianco
 
Oggi mi manchi.
Fisicamente.
 
Potessero imprestarmi un angelo
ruberei te
eterna infernale delizia
Mi verrebbe facile.
Come farmi un segno di croce.

 

 

Perchè scriviamo

Dal diciannove Ottobre ho ricominciato le lezioni all'unitre di Rivoli e come mia consuetitudine vi presento gli scritti dei miei amici. Ci siamo interrogati: Perchè scriviamo? Tra le diverse risposte, quella di Marina:

 

"Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso.
L'opera dello scrittore è soltanto
uno strumento ottico che egli offre
al lettore per permettergli di discernere
quello che, senza il libro,
non avrebbe forse visto in sé stesso."
                                                        Marcel Proust
 
 
Questo aforisma campeggia nella stanza che pomposamente chiamiamo studio ed è posizionato proprio sopra il computer.
Mi è stato regalato qualche tempo fa da una cara amica perché, a suo dire, non dovevo limitarmi a leggere ma dovevo “buttarmi” nella scrittura.

Ora

Ora, è appeso a quello stecco
tra i rami alti della quercia_vita
l'abito ambra cesellato ad arte
di quando fosti crisalide.
 
Ora, in abito alato sgargiante
a volte, di tinte pastello altre
in giardini di rose e fiori
svolazzi splendida leggera.
 
Ora, questa vita ti spetta
che del lungo duro cammino
il mezzo è superato
in bellezza al chiaro sei sortita
statti serena a rimirar le stelle.

23 nov 00:54

©Anna Sansonna
 

Cose Così [tralci]

Adorarti attraversarti

amarti

è vivere
in fiumi di tenerezze
dove annegano mani

sprofondi affondi intero
la pelle a bersi

tralci

aggrovigliati sparsi
liquefatti

i tuffi dentro
uno ad uno

accanto ai soffi, i baci
... oh i baci!
morsi di mela

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