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Post comici, demenziali, ludicomaniacali

Al mare dopo la tempesta

SPIAGGIA
Al mare sognavi
bagnata sapida venere
infuocati i raggi scurivano
la tua pelle
nel cuore il ricordo
trafitto delle feste
oscurate dal male
i crociati spuntavano
tra le dune sortivano urla
scorticavano le mani
stracciavano le vesti

Vita diabetica (tra il serio e il faceto)

Ho sputato la vita come una caramella succhiata a metà
ha rimbalzato sull’acciottolato degli anni senza rompersi,
ora è là, incastrata tra un tombino ed una crepa d’asfalto
insudiciato simulacro di menzogneri piaceri e falsi sapori.
 

Io e Lui

Haikai:
 

Se guardarselo
non pare intelligente
se grosso e duro
è assai gratificante
chiedetelo alla gente.
 
 

Non sono arrabbiato

Non sono arrabbiato
Non sono arrabbiato perché mio padre mi diceva che i comunisti Italiani non erano come quelli Russi, perché lui ci credeva e le condizioni del popolo Italiano non erano le stesse di quelle del popolo Russo o Cinese;

la polvere

«aiuto, aiuto, aiuto!
la polvere s'è infilata in ogni angolo!»
piange la casalinga frustrata
contemplando la disfatta del senso della vita:
evitare che la polvere sedimenti
in macchie scure
inquietanti concrescenze calcaree
gialli appannamenti della trasparenza
 

Nà Ròmana à Venessia

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(preso dal web)
 
 

Che bestia sei?

 
M'han chiesto, che animale sei
nell'animo
d'impulso m'è venuto di pensar leone
potente e fiero, quasi una icona
sarà così per troppi, non funziona
per via di quel che penso e come sono
m'è sembrato poi, meglio licaone:

Limerick anch'io

 
45. (editare necessario est)
è vera equipe medico ostetrica
per certi versi ginecologica
su rossovenexiano
il travaglio abbreviano
ti fanno nascere un libro angelico.
 
 
 

Per fortuna!

Questo testo è arrivato via posta, senza firma. L'autore è anonimo. 
 

Erano così profondi i portici

I
Erano così profondi i portici
da non immaginarne
le Cinque nei domani
specchi, messi in fila
i rivi violodorata
 
stecche metalliche d’ombrello
i salti
Il piede, bruma d’assalto

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