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Arte

Dwindling

dwindling
:
fingemmo
affascinati dall'affabulazione
fingemmo
                 futili fughe
 
adesso, scemo
 
 

 

La più ascoltata in macchina

 
Negli USA è risulta ta ta ta ta la più ascoltata facendo l'amore in auto. Voi cosa ne dite?

Ricerca fotografica

Se la lettura di una fotografia è talmente convenzionale che ha forse prodotto un modo altrettanto convenzionale di vedere il mondo, esistono sicuramente delle vie per dare vita a nuove prospettive. L'attesa di qualcosa di nuovo anche nel campo fotografico, è grande. La creatività, è la capacità di partire dai dati acquisiti e andare oltre, tenendo presente che la tecnologia è solo un mezzo, non un fine.
La fotografia è un mezzo di espressione e di comunicazione a disposizione di chiunque voglia servirsene, non è quindi errato ammettere, che essa può venire usata anche nei modi difformi da quelli tradizionali. Non è completamente fuori luogo il fatto che il fotografo, possa deliberatamente rinunciare, a quella che ancor oggi viene considerata una delle caratteristiche essenziali del procedimento, quella cioè, di presumere sempre la registrazione di una realtà univoca.
E' proprio rinunciando a  queste "realtà reali", che il fototografo ha la possibilità di "creare" delle immagini nuove. Una volta chiarito entro quale ambito questo tipo di riproduzione possa considerarsi "creativo", il problema è quello di verificare in che modo l'immaginazione fantastica trovi poi la sua realizzazione concreta, in termini di comunicazione visiva, entro i vari modi del procedimento fotografico. Esistono  delle fantasie ardite, che spesso è difficile, quanto non impossibile,tradurre in  termini visuali, quindi il "creativo" per poter realizzare quanto è nella sua immaginazione, deve il più delle volte, manipolare la realtà che sta davanti all'obiettivo, per"crearne" delle altre.
Nel mondo fotoamatoriale italiano, sono molto pochi coloro che si dedicano con impegno nella ricerca di nuove soluzioni di espressione fotografica. Ritengo che manchi l'incoraggiamento di buona parte degli addetti ai lavori nei vari concorsi  fotografici tradizionali, in quanto i loro giudizi si mantengono strettamente nei canoni convenzionali, non ammettendo innovazioni di nessun genere. Pur essendo d'accordo che tutte le espressioni fotografiche devono coesistere, sono anche convinto, che sia proficuo dare un maggiore impulso alla ricerca, per rendere possibile un nuovo codice, sia di comunicazione che di espressione, tenendo presente che tanti maestri della fotografia, nella loro carriera si sono cimentati nelle varie espressioni fotografiche  come ad esempio:l'astrattismo, il collage ecc.

Di tutti i colori

Di tutti i colori

d'arcobaleno
i colori del tempo
alba e tramonto

il simbolo di pace
scompare con la sera

 

tutti i colori
in giro si son visti
gioie e dolori

ahimè son più tormenti
tra terremoti e frane

 

apro il giornale
reporter di sventure
in calo entrate

il debito risale
lamento generale

 

è legge eguale
il dubbio ora m'assale
in sintonia

con tutte l'emergenze
son queste l'incombenze

 

luce si spegne
si mostrano parvenze
cala il silenzio

e scemano sembianze
quando la sera scende

 

guardo la luna
d'argento vivo accesa
il solo spazio

ove immaginazione
i suoi colori accende

Copyright © Lorenzo 14.4.10

Di nero e d'oro [inseguendo Klimt]

Di nero e d'oro
si vestono le figure
che laguide s'agitano
su tele di rame ed argento.
Voluttà sottile
ne attraversa i ricami,
le vesti, gli ornamenti,
accarezzandone le carni
morbide come tessuti d'oriente.
 

G.Klimt, «La Giuditta»
 
Alexis
13.04.2010

la percezione visiva

L'arte sotto qualsiasi forma si esprima,
è la percezione, il cogliere l'emozione e tradurla
in un dipinto, in un opera musicale,
in una scultura, in una poesia.
Massimo de Carolis ha fatto delle emozioni 
la sua linea espressiva,
la fertilità di Sophie
 
I suoi viaggi hanno contribuito ad arricchire 
la mente eclettica e vivace, 
a trasformare la sua passione per l'architettura 
in opere di immagini, dove la ricerca, la minuzia dei particolari, 
è unita ad una creatività  eccellente.
Attraversando , l'India l’Africa, l’America Centrale, 
l’Afganistan, annotando segni, appunti, bozzetti 
sulla fedele Moleskin coglie con gli occhi e con l'obiettivo 
le architetture della natura
La trasposizione  poi su tela di quello 
che l’autore definisce "percezione visiva"
è la caratteristica principale dell'autore.
Le linee curve e sinuose celano soggetti a volti evidenti, 
a volte nascosti tra le pieghe del colore.
Colori caldi solari, colori della terra, con tecniche miste: 
olio, acrilico, acquerello, china, su differenti supporti 
che fanno dei suoi dipinti 
qualcosa di diverso, qualcosa di unico.
Apparentemente sono dipinti astratti 
dove l'osservatore attento coglie tra le forme e il colore 
una molteplicità di soggetti
A ben seguire si snoda un percorso, una storia che cattura.
Un percorso di ricerca e di sviluppo 
in parte tracciato accanto alla amica pittrice 
Marie Paule De Ville Chabrolle, 
che delinea il suo fare arte 
con linee delicate figure femminili, 
dall'impronta classica, cogliendo il modernismo 
nel volto di una donna" La Marie de France", 
alla quale riesce a donare calore ed emozione
L’autore ha prodotto tele di pacata bellezza,
data la capacità di frazionare la struttura e la forma,
amalgamando tecniche e colori
ma allo stesso tempo è riuscito
a dare un ritmo incalzante e tumultuoso
alle immagine che saturano lo spazio .
E' assolutamente interessante e di grande rilevanza 
osservare i suoi bozzetti poche tracce di matita 
prima di dipingere il quadro

 
Si può dunque così osservare come 
attraverso la creazione delle opere,
seguendo le linee delle strutture,
il soggetto si sviluppi in forme attraverso 
alterne fasi emozionali, attraverso 
la molteplicità di colori caldi e freddi 
attraverso la ricerca di nuove tecniche. 

Infatti i dipinti dell'artista 
non sono solo una rappresentazione 
istintiva del suo momento emozionale, 
ma sono ancora in una costante ricerca espressiva.
Un lavoro di filigrane, di ricami,
di attenzioni che non possono sfuggire 
all'occhio di chi osserva questi quadri.
 
recensione di PiccAro liberamente tratto da un testo di P. Menarini
riferimenti:

Spiral Sensuality

Alexis, Spiral Sensuality, tecnica mista su compensato, 2010.
 
Sole d'Oriente.
Maestoso tramonto
d'ebano ed oro.
 
Alexis
26.03.2010
 
Scusate al solito la qualità delle foto che non ho capito perché vengono sempre "effetto botte". Questo disegno/dipinto risale alla scorsa settimana, per realizzarlo ho utilizzato un pennarello marrone per delineare i contorni della figura femminile, la base è a tempera e per le rifiniture mi sono servita di colori a matita (marrone, bianco, giallo). Il supporto è costituito da una base per cornice a giorno, congeniale alle mie ultime esigenze espressive.
Spero possa piacervi nella sua semplicità, sicuramente io lo considero uno dei miei figli più riusciti.
 
Alexis

candida

Mi piace pensare di poter fermare il tempo.
Andrei in luoghi arcaici di cui cantano solo le leggende.
Vestita  della mia pelle bianca
E il rivo dei capelli a cadenzarmi i sentori, visiterei l’età dell’oro
Ad Olimpia,
al cospetto del Dio Crono
per chiedergli udienza
e riuscire a fermare così il tempo.
Cantando
Ballando
 
E neanche Zeus ad opporsi
Al mio canto oceanico.
Solo la natura a muoversi con me.
 
E cammino tra l’immobile
sfocio come il sangue tra le arterie della città
Osservo  i volti della gente
Addormentati dallo scatto
Sembrano fotografie o talentuosi istrioni.
Solo il linguaggio paralinguisto
 Per capirne l’anima.
 
Uscendo dalla città
Entro nei quadri paesaggistici
Dimensione aromatizzata dalla benevolenza di flora multicolore.
 
Mi culla la voluttà del vento,
piacevole il fruscio dei miei capelli
sulla schiena e sul collo nudo
sembrano carezze.
Il vento mi accarezza
Sussurra piano
E piano mi risucchia
Cosicchè  io sia vento
E sussurri alla natura
Il mio canto di miele.
 
Il mio viaggio in Feeria
Al biancore della “Fantastica”
 
"le immagini amanite dalla Fantastica sono pure forme
dell'Arte,
le più pregnanti,
imperiture ardono in Sommo Foco
Origo genera, e trae siffatta Archè”
 
In Feeria non vi sono limiti di tempo e spazio.
Sono li ora,
estraniata dal mio attorno nefasto
immersa nel nulla e in tutto
cammino senza mai stancarmi.
 
 

Con me c’è Ligeia
A lei dedico il mio canto

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[Musica, Macondo; Voce, Anna Asophia (Tea) Salis]

 

Cristo spogliato e deriso

 

L'inno dell'incoerente

No perché, a volte, il pensiero umano è difficile da comprendere.
Tutti millantano una qualche forma di coerenza, con se stessi, con ciò che si è detto o fatto, con gli ideali che si tentano di perseguire... ma in realtà è umanamente impossibile attuare il concetto di coerenza, essa è tuttalpiù un ideale cui si aspira, come tanti dei valori assoluti assolutamente utopici, uno dei più limitanti, comunque.
Condannare il proprio essere a perseguire un sentiero in linea retta senza voltarsi mai indietro, a destra o sinistra, senza la possibilità di muovere un passo al di fuori di quel tracciato tristemente bianco, pallido ed apparentemente sicuro è la più grande prigione in cui le menti possano rinchiudersi. Favorisce l'accanimento, la chiusura e lo sviluppo di infiammazioni e pruriti che possono essere placati solo attraverso lo sfogo di una viscida e sottocutanea intolleranza, un sentimento sottile e tacito, caldeggiato ad ogni sguardo pieno di fantastica e meravigliosamente umana ipocrisia.
Quanto sarebbe bello, invece, dar sfogo alle passioni così come si presentano! Lasciarsi andare nelle fantastiche danze dell'emotività, passando dal riso al pianto senza curarsi di sembrare folli, spogliandosi di quella patina grigia e polverosa che ci rende tutti tristi omuncoli rachitici oppure obesi, patologicamente affranti, insicuri, orribilmente freudiani. Corpi emaciati ed avviliti da una psiche inventata ed esplorata dall'esterno, ma ben poco compresa nel suo intrinseco potenziale mitico.
E ci rifugiamo, ancora, in quella coerenza spoglia di virtù, in quel continuo svuotarsi, inaridirsi, spegnersi.

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