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Poesia

αι, povero Apollo!

Neanche l'essere un dio
mette al riparo dal dolore
:
considerate la sorte di Apollo,
dio delle arti, della musica, della medicina,
auriga del cocchio solare,
il potente e bellissimo Febo,
dio oracolare
che ci parla attraverso la Pitia.
 
Voi che v'inchinate alla sua potenza
voi che ad ogni alba ne seguite l'arco in cielo,
voi che ne invidiate lo splendore,
voi no, voi non sapete
quanto soffrì per amore
l'Apollo divino.
 
Ci fu Dafne, che amò non riamato
per il capriccio e l'invidia di Cupido;
poi Cassandra, che si rimangiò
- oh, a che terribile prezzo! -
la sua promessa d'amore.
E persino gli fu preferito un umano:
Marpessa scelse Ida,
perché l'uomo e non il dio
sarebbe invecchiato con lei.
 
E poi ci fui io, io, Giacinto.
Oh, come teneramente ci amavamo
e giocavamo e discorrevamo insieme!
Ma un giorno caddi, colpito a morte
dal disco da lui lanciato.
C'è chi dice sia stato un errore del dio
e chi pensa fu l'invidia di Zefiro,
ma insomma morii, tra le braccia sue forti.
 
ai, povero Apollo, come pianse e gridò!
Non volle fossi trascinato nell'Ade
e trasformò il mio sangue in un fiore.
Con le sue lacrime sui miei petali
incise le sillabe del dolore.
 
Mi chiedete perché io compianga
la sorte del dio e non la mia?
Ad ogni primavera io torno a fiorire
e il mio nome risuona nel mondo.
E invece chi più si ricorda di Apollo?

Cose Così [di neve 2]

Stai al di qua dei miei abbracci
tra brillanti di neve per terra
nella gioia dei tuoi occhi dentro
lo sgabello ai piedi di due ali
e io vivo,
per sbocciarti fra i rami

 

 

 

 

L'iguana di Piero Lo Iacono

 
 
Catturammo un’iguana
e la legammo al guinzaglio.
Per nutrirla, allevarla e poi mangiarla.
Lobotomia sottovetro?
Giocammo a fare Dio.
Il Predatore ortopedico.

Quando In Ogni Persona Vedo Te

Quando in ogni persona vedo te
quando ogni cosa mi parla di te
quando ogni evento mi rimanda a te
che vuol dire, cosa sei tu per me?

Quando dentro me non c'è gioia senza te
quando lacrime negli occhi ed un grumo nella pancia
mi ricordano la tua assenza a fianco a me
che vuol dire, cosa sei tu per me?

 
      loripanni               

E le rose di un rosaio

 

E le rose di un rosaio

che videro una ragazza

Liturgia dell’ombra portata.

 
 
Triste la nera di riporto
che muta per gli appoggi.
S’allunga o si spezza nei piani

Risveglio d'incanto

I caldi manti che i sogni
questa notte mi hanno donato
sudano ancora del profumo del tempo
magiche lezioni di canto, fuochi sagomati

Amore che vai (a Paola Bric.)

Sguardi, che incerti soffiano sui velati occhi di pianto.
Un giorno capirai quanto t'ho amato mia gioia.
La bellezza che scende e bagna i tuoi corti capelli
do

Ci sei tu.

 
 
Hai incatenato il mio cuore
 ma lasciami sciolte le mani.
 
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
 
Lasciami dissetare alla tua fonte
ove è precipitar di furie.
 
ci sei tu per darmi tutto.
 
E per darmi ciò che possiedi, sei venuta a me.
Come io son venuto per desiderarti e riceverti.
 
Lasciami aperta la tua anima
lasciami scuotere dentro di te.
 
Lasciami a tutto questo.
E come cucciolo sfinito m'addormenterò.
Atlantis.

Christmas Tree

Ti arrampichi all'azzurro abbacinante
da un privilegio d'alpe immacolata
placido nella notte hai ricevuto
il dono di un mantello d'ermellino

 

Lontano dai fratelli sfidi il vento
con il vigore buono dei giganti
ma amico ti è il concerto delle vette
solide le tue mille verdi braccia

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