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Filosofia

fusse che fusse

non posso adeguarmi
al passo dell'oca
non mi dispiace
essere un verme.
si capire
oggi come allora
è voce del verbo
comprendere.

 semplice gesto
d'esistere
ed essere me stesso

non posso scordare
l'olio di ricino
sarei fritto
al sol pensiero.
si distinto
forse non è
oggi come allora
voce dell'istinto.


ma con  il semplice gesto 
di essere me stesso 
insisto
 

Un giorno, le tue mani.

Avessi le ali
volerei
alla collina
ricoperta d'erba dorata,
per tornare a sorridere
con il mio folle ego.
Ed in questo posto lacrimabile,
forse troverei alcune delle risposte
di cui sento il bisogno,
o delle semplici distrazioni.
 
Le mille venature delle tue mani
mi potranno un giorno
indicare il sentiero per la felicità.
 

Amare

 
A volte difficile è parlare
difficile capire o sopravvivere.
Perchè amare è difficile.
Quando non rimane che il silenzio
nella speranza di un domani migliore.
 
Atlantis

Sono le parole

provvisorie presenze
sui rami, a novembre
eterei pappi sui gambi
di tarassaco, a maggio
son le parole, spesso
oppur voce, richiamo
strilla, anche lamento
e quando scendono
a ferire l'anima
silenzio.

Citazione (libera)

- Come sto?
"come la foglia al ramo / a novembre".

Ma tu come stai?

Eccola la domanda alla Gigi Marzullo…(della serie: fatti una domanda e incasinati nella risposta). Io come sto? Uno schifo. Ho la testa vuota, ma soprattutto il cuore in vacanza. Scrivo a fatica, tutto mi pare difficile oppure scontato, un insieme di sensazioni incoerenti che fatico a governare. Vorrei staccare la spina per un po’, ma qualcosa mi spinge irrazionalmente con le dita sulla tastiera e allora fatico, impreco, mi fermo, riprendo, cestino tutto chiedendomi: chi te lo fa fare? Ecco come sto. E tu, Franco, come stai? Aspetta, non rispondere, so già la risposta: “benissimo, mai stato meglio”! Visto? Ti conosco come le mie tasche: bastian contrario dalla nascita e rompicoglioni!

all'ulivo, aulico sentore

sulla greppia innocente
non ci fu breccia
per quel costato.
 
il sole  ad interim
dispensa
senza miraggio.
e squarcia
il legno.

Strette all star

 
lasciare lenti
lacci disubbidienti
delle rosse all star dei ragazzi
i pensieri strinti
e per un po'
anche disordinato
andare
sapendo che sarà
mille volte più duro
che restare.
 
 

Io? Come sto?

Mah
come vuoi che stia
Così, senza attoppi e intoppi
non ho nulla per uccidere - incidere
questa noia, se non
qualche carie qui
sotto le unghie
altre lì, a un passo dal palato.
Scava dentro e assai di petto
l'inezia di questa quotidiana
e lasciva fogna di scritti
Quasi di stantuffo armata
sù e giù fino allo scarico
ingoiata e impastata
di ore invecchiata.
Io non me la prendo
Ma non so che farmene
nè di cura dentaria
nè di una manicure!
I piedi
in orma scalza imbocco
in passaggi di sale feritoie di miele
Cosi il mio cammino si scioglie
fra il saporito e il goloso incedere,
ma dei due contrappesi
lascio a te intuire
(so che non mancherai)
quello che mi grava di più
a partire dalle labbra
(?).
 

Tramonto

Ammiro il sole,
che anche sul punto di morte,
trova la forza di splendere.

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