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Filosofia

Spelluzzichìo

 
 
distrattamente, lì sul balcone
quello spelluzzicare foglie gialle tra le verdi
delle piantine in vaso sul davanzale è
come cercarsi un capello grigio, la mattina.
cieca la pupilla, sono immagini stampate
nello schermo dell'anima
scorrono soffuse sommesse senza posa
lungo una vita, incertamente vissuta.
l'allunga alle volte, di sorrisi
altre, munge gocce di pianto
al margine delle palpebre.
e l'una e l'altra fa passare il tempo
quello che resta, intrecciando sogni
come giunchi scorticati
d'un interminabile canestro.
 
 

correre e rallentare

1)correre e rallentare

(come perle che si sganciano
le parole si trasformano
ecco porsi il senso 
creando un suo tempo
libero nello spazio)

2) lasciar scorrere ed allentare
perché il tempo vivo
è un incentivo
per far di quel vuoto un pieno.
umana e libera
portata da qui
al di là
conservando il niente
conversando
per andare incontro
al tempo, non solo quello
ribattuto a stento
 di ora et labora.
 

Il grido di una mano

Di un grido parla una mano

qui
nell' imbandir conoscenza di altrui
deviazioni incipriate
Non vorrei per il dolore
diventar come quell'albero
e aggrapparmi
e spingere
negli antri della terra
pur se dicono esservi rimedio.
Come può un mondo
mandarmi a colori
e distrarmi mentre dormo
se non ho altro che
quella linea che il sole incide
su quel prato azzurro di sirene.
Che mi risucchia nel buio
come grigio
...(?)...
Vengo nel pozzo delle mie braccia
a reclamar difese
E potrei chiedere appoggio
a quegli scogli
poi sentirmi in sospenso
scalfirmi nell'acqua
seguire le ombre del profondo
 al mio riparo
su quella rigida seduta
a difender la paura
che intanto dentro sfugge.

Le infinite foglie

Oggi 
la pioggia si abbatte
furiosamente sul Mondo.
Il vento lotta con gli alberi,
sembra volerli sradicare.
Presto voleran via,
infinite foglie di quell'anima
che non ce l'ha fatta,
contro la vita.
Ma sarà dolce
il naufragar
in questo placido tramonto.
Te lo prometto,
quasi non te ne accorgerai.

Cenere

 
  Non ho rimorso, ho guardato con indifferenza gli ultimi sussulti dei miei ricordi ardere portandosi via tre quarti della mia vita nel fuoco purificatore acceso da un cuore insofferente ai lacci che lo legavano al passato. Anche l’anima ha fatto capolino dal nascondiglio dove si era rifugiata ed ha assistito agli ultimi spasimi del mucchietto. Fischiettando indisponente ho ramazzato la cenere ed è stato allora che ho visto una piccola fiammella, giovane ma prepotente, ardere ancora incessantemente. Non voleva morire, ho guardato meglio e ho riconosciuto il ricordo cui sbadatamente avevo dato fuoco: l’amore. Come al solito avevo sbagliato tutto, i ricordi fanno parte della vita, puoi dargli fuoco e seppellirli sotto montagne di cenere, ma poi lentamente, ma inesorabilmente ritornano ad ardere, non si spengono mai del tutto. Ho recuperato la cenere e l’ho raccolta in un angolo della mia anima, mi è parsa contenta. So che alla fine i ricordi torneranno a tormentarmi. Ho deciso: cambierò strategia, li affogherò in un mare di lacrime. Servirà?

Libertà d'amare

 
Felicità stà nel procurarsi il
piacere senza a nessun nuocere.
 
Stolto il pensar ad una vita
di pene dolori ed astinenze.
 
Perchè il "Supremo Essere" mai
potrà compiacersi di tali sacrifici.
 
Atlantis

Baahh

Io mi dò, e tu?
Così d’emblée, nonso, un fa, un re
un mi a luna estrelle
 
S’io fossi foco?
Ah ‘mbe, molli
molli, tremano
gli orizzonti volano
veloci, lenti, aerei
nudi, pressappoco ah ah ahhhhhhh U, O, I, E…

Polvere

Se assisti ad una rappresentazione
che non ti appartiene, se il mondo
non ti somiglia e uccide i tuoi pensieri,
quando lo sconcio attorno a te urla vendetta
e anche fare all’amore è un rito ormai stanco,
allora è il momento di togliere la polvere
da tutto ciò che l’anima teneva accanto
per dare alla tua vita una parvenza vera.
 
Questo è ciò che credi e ti illudi di ottenere
spolverandoti l’anima e la coscienza,
ma il mondo affoga nella polvere
di coscienze sporche pulite malamente.
 

Il disfacente

Il disfacente riprovevole malanno
mi sbaglierei
tra frange di lenzuoli divelti
 
In letto giace la morte intonsa che
non rapina non disface
non muore.
 
Da ponente amorosamente fallace
si accoda la mente scoperta
 
Dì al sapore di queste mani
che tocchi vengono ai pensieri scaduti
nel fosco rimanersi a fogli rimboccati.
Non sa che prendermi di voglia
."coast to coast".
l'espressa modica follia.
Scriverti e ancora
lontano da buio.
 

LEI non muore

 oggi ridono le iene
 sul ghepardo zoppo,
leccandosi i baffi
e si pavoneggia la cricca,
cosi scrocchia   la vita,
ma LEI è viva,solo pallidi
i colori dell'arcobaleno
si velano 
nell'istante funesto colorato d'oltraggio.
ma non scompaiono i lumi
della libera coscienza..
il patrizio dalla sua altezza
sfoga sulla plebe 
tutta la sua ignoranza
e l'unica cosa
certa 
è ricordargli che
senza il popolo
sovrano lui non governa.
il mulino fa acqua
come un vuoto a perdere
e bolle e ribolle
la stanchezza
nelle menti
che sentono solo farse.

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